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04 Gen
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Intervista all'autore - Fernando Savorana

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato nella città di Macchiavelli, cresciuto nella città di Manzoni ove mi laurei in economia e commercio.


 

2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Tom Sawyer.


 

3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
tutto il bene possibile perché significa sgravare il lettore da quello che può essere un "peso notevole" e fastidioso da portarsi dietro.


 

4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
No, è un modo per riordinare le idee, senza sognare, scriverle comporta il doverle pian pianino rileggerle e riordinarle, possibilmente formando un libro


 

5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Matteo Renzi nel dicembre 2014 sollecitò la fantasia di un giornalista che scrisse un articolo sul Corsera. Questo stuzzicò la mia fantasia e piombai in un mondo che gli italiani o si son dimenticati o ignorano del tutto. L'illuminismo ci aveva fornito idee cadute nel dimenticatoio, sono andato a ricercarle...


 

6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Battere il ferro finché è caldo, intervenire sulla costituzione applicando idee del Filangeri, anziché il pietoso moralismo del Beccaria


 

7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da piccolo organizzai il giornale della scuola su cui scrivevo, dopo la laurea che sfociò in un libro pubblicato dalla GdF per l'accademia degli ufficiali, interruppi qualsiasi scrittura, che ripresi nel 2001 con articoli su giornali specializzati sull'economia e l'ambiente, per poi sfociare in un libro a più mani, per la provincia di Trento, cui, nel 2007 seguì un libro stampato da Flaccovio, in materia di ESCO, quindi specifico sull'economia e l'ambiente: uno nel 2015 circa situazioni incresciose del diritto e buon ultimo la sintesi dei precedenti nel libercolo sui mercenari e sui proprietari, un "urlo" disperato contro il pantano in cui gli "ismi" dell'ultimo secolo ci hanno bloccato.


 

8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non un episodo, ma gli ultimi mesi di vita di mio padre che, a 93 anni, aveva ancora una mente lucida e brillante.


 

9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Certo che l'ho pensato, ma la forza che mi dava "vecchia romagna" (così chiamavo mio padre") mi ha mantenuto sul "pezzo".


 

10. Il suo autore del passato preferito?
Shakespeare.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Molto, se non tutto, dipende dalla voce narrante. E' una evoluzione dell'ebook.


 

 

 

 

 

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