4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo nasce dal fatto che quando cerchiamo un lavoro, ci proponiamo con le nostre conquiste fino a quel momento raggiunte. Curriculum Vitae in questo caso non è altro che rivedere i miei passi a partire da una certa data, cercando di capire chi sono, a che punto sono arrivato e dove voglio andare, tante domande e nessuna risposta… Dopo aver stabilito cosa volevo scrivere il titolo e venuto spontaneo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Magari fosse vero di poter stare su di un isola deserta, l’unico libro che potrebbe farmi comodo sarebbe un manuale di sopravvivenza, ma non strettamente necessario….
6. Ebook o cartaceo?
Per puro romanticismo preferisco il cartaceo lo trovo più personale, ma non so commercialmente quale sia più valido.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Nella mia vita ho fatto di tutto, ora ho scritto un libro, ma non so se ciò porterà ad un seguito staremo a vedere sono fiducioso, comunque ho già altre idee in mente che se troverò terreno fertile potrebbero dare altri frutti, mai arrendersi.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nel periodo antecedente la scrittura del libro, sono stato preso in carico da una psichiatra prima e una psicologa poi, nel contempo per permettere alla psicologa di poter valutare se avessi qualche problema celato, mi ha chiesto di scrivere quello che ritenevo importante per me. Non avevo la ben che più pallida idea di quello che dovevo fare. Lo spunto me la dato la tesi d’esame di una mia amica, che narrava le gesta di un naufrago che approdando su di un isola deserta doveva comunque sopravvivere. Se dovessi andare all’isola dei famosi io sono convinto che ingrasserei.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Quando ho ricevuto la mia copia gratuita inviatami dall’editore mi sono sentito commosso e orgoglioso, avevo creato dal nulla un qualcosa che era bello, la prossima volta sarà perfetto.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La psichiatra la psicologa e la mia amica, le tre persone che mi anno spinto a scrivere.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Risposta : non sono molto efferato in materia, la letteratura non mi ha mai ispirato e penso che sia materia di pochi con un certo grado di cultura. Non tutti sono in grado di capirla e apprezzarla. Io sono per tutto ciò che può essere tecnologico, ma pratico, audio libro per me fa perdere il fatto del fascino di chi se lo legge ma se serve per leggere e non ti fa perdere il significato di chi scrive “ben venga”.