3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ken Follett e James Rollins.
4. Perché è nata la sua opera?
Progetto “C. M. V. – XY” è nato dopo aver ascoltato i discorsi di due avventori di un bar, ai quali ho dedicato l'ultimo capitolo del libro: "Com’è nata la storia. A mo’ di gratitudine per due perfetti sconosciuti".
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Poco per quanto riguarda la formazione letteraria, tanto per quanto riguarda le esperienze e le idee.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Soprattutto una evasione dalla realtà, ma anche un’emozionante modo per comunicare.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ho dato tratti del mio carattere a entrambi i personaggi principali della storia. I sogni ricorrenti di uno di essi, oltre alla sua data di nascita, sono una realtà da me vissuta.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
L'incipit dato dai due avventori del bar.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia sorella.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Secondo me l’e-book farà passi da gigante, ma non riuscirà a far tramontare il cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo faccia un successo inferiore all'e-book.