3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
In poche parole si tratta di trasmettere i miei pensieri fantastici a quelle persone che la fantasia li supporta nella realtà quotidiana. Penso che il viaggio nella mente sia paragonabile alla vita reale, solo che questa realtà si possa trovare col" passare del tempo " nelle vita futura.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Devo dire che la scelta è stata molto semplice e ben delineata fin dall’inizio avendo chiaro dove andrà a parare. Per questo motivo la decisione di scrivere quest'opera in tre distinti episodi.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il libro che porterei con ma senza dubbio sarebbe Ventimila leghe sotto i mari.
6. E-book o cartaceo?
Sono una persona totalmente disposta ad abbracciare le innovazioni ma rimango sempre incollato al tradizionale. Tenere un libro in mano, sfogliarlo, riguardare la pagina precedente nella quale non hai afferrato un concetto ti da più certezza di quello che leggi. Un click non da lo stesso effetto ma non sono contrario a queste nuove tecnologie, anzi spero che questo sistema venga sempre più utilizzato.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La voglia di scrivere è nata da bambino quando all’età di cinque anni mia cugina Giovanna mi porto alla scuola elementare che lei frequentava e li mi balenò l'idea lasciandola poi per tantissimi anni nel cassetto dei ricordi perduti. Quattro anni fa la decisione di scrivere.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro era nell'aria già da alcuni anni ma la decisione faceva fatica a farsi avanti poi un giorno per gioco ho seguito un consiglio di un amico che mi ha parlato di una tecnica di guardare dentro di me. Mentre lo ascoltavo ho cominciato ad intravedere il tempo e le distanze contornate da pianeti e da vari esseri. Mi è piaciuto così tanto che il giorno dopo ho iniziato a scrivere i Glendor.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una soddisfazione indescrivibile. Solo il pensare che lo si è iniziato e stato incredibile ma quando ho visto la cinquantesima pagina che scaturiva dalla stampante è stata una sensazione che non dimenticherò mai.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima in assoluto è stata mia nuora Sara B. che per farmi piacere, lo ha letto quasi tutto poiché' ancora mancavano una cinquantina di pagine. Naturalmente la storia le è piaciuta ma lei è appassionata di lupi mannari. La persona che invece lo ha letto completamente e' stata la mia amica Renata O.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che il suo futuro sia tutto da scrivere. Senza dubbio porterà una nuova realtà sulla lettura è sarà certamente apprezzato da tutte quelle persone che lavorano e che non hanno il tempo materiale per dedicarsi alla lettura dei libri preferiti ma, potendoli ascoltare anche durante alcuni tipi di attività credo che sarà senza dubbio molto apprezzato.