3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Strano a dirsi, vista la mia natura tranquilla, eternamente Stephen King.
4. Perché è nata la sua opera?
Vorrei far comprendere il mio pensiero, l'impatto emotivo che l'ambiente che ci circonda ha in ciascun individuo e soprattutto l'importanza di avere una famiglia unita ed attenta ai bisogni di un bambino per la sua crescita, diversamente, come infatti succede alla protagonista del mio libro, regna il caos.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Decisamente molto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Può essere entrambe, in quanto io, per esempio, nel momento in cui sono al computer e scrivo mi isolo da tutto ciò che mi circonda, anche dai problemi e vengo completamente assorbita dal mio mondo di parole, ma se legge il mio libro, tutto ciò che viene descritto al suo interno fa comunque parte di una realtà che ci circonda.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Fa parte di me ed è ambientata nei luoghi della mia infanzia, quindi direi moltissimo, penso comunque che ogni storia, in un modo od in un altro sia parte integrante dell'anima di chi la crea.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno in particolare e tutta la società e la realtà che ci circonda, spero solo che arrivi forte e chiaro il mio messaggio, la famiglia è amore, rispetto, soprattutto condivisione, questo vorrei che fosse compreso ed i figli devono essere ascoltati e protetti perchè il mondo fuori è corrotto ci vuole poco purtroppo a far sì che qualcuno dall'esterno si insinui tra le pieghe delle fragilità di una situazione familiare già difficile ed inizi a giocare con le vite altrui.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mio marito, leggeva ogni pagina finita, ha assistito alla nascita ed allo sviluppo della mia creatura.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Ci dobbiamo rendere conto che siamo nell'era del computer e della tecnologia, ma io sinceramente continuo ad amare il cartaceo, personalmente entrando in una libreria ho le stesse emozioni che prova un bambino entrando in un centro commerciale con solo giocattoli, mi emoziono, mi vengono i brividi, amo il profumo della carta aprendo un libro nuovo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una bellissima iniziativa che non solo può aiutare le persone non vedenti ad avvicinarsi ancora di più alla letteratura, ma va anche incontro alle esigenze di chi è sempre di corsa, la vita troppo frenetica che viviamo, ci allontana dalle nostre passioni , cose come la lettura di un libro passano in secondo piano, con questo nuovo metodo ci si può magari rilassare ad occhi chiusi in treno mentre si torna a casa dopo una dura giornata di lavoro.