5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mi ha spinto a scrivere questo libro il continuo ricordo di mio padre, di quando io ero piccolo e mi raccontava delle favole. Oggi mi sono detto perché far perdere i ricordi di queste favole? Ed ecco la decisione di scrivere la prima di tante favole.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che voglio inviare al lettore, racchiude tutti i valori che mi sono stati trasmessi da mio padre e che io cerco di trasmettere ai miei figli. Sono i valori dell'umiltà ', dell’onestà , della speranza e della caparbietà a impegnarsi a volere realizzare i propri sogni.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura è sempre stato un sogno nel cassetto e credevo che rimanesse tale.Pensavo solo, di poter mettere su carta quei vecchi ricordi, ma che man mano riprendevano vita, mi rendevo conto che sarebbe stato bello poterli condividere.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un episodio che ricordo con piacere è legato alla scrittura del libro. Quando stavo quasi per finire, ad un certo punto, non so come si è formato sul video, lo stesso nome con il quale normalmente mi chiamava mio madre: "Giuvannu".
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, non ho mai pensato di non portarlo a termine, ho sempre avuto le idee ben chiare fin dal momento in cui ho deciso di scrivere il libro.
10. Il suo autore del passato preferito?
Più autori del passato, hanno accompagnato le mie letture, come: Collodi, Jules Verne, ma più tra tutti Esopo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Fin dal primo momento che ho saputo dell’esistenza dell’audiolibro, sono stato subito favorevole, ho pensato che potesse arrivare anche a quelle persone impossibilitate a leggere come ad esempio i non vedenti, piccoli e grandi che non sanno leggere e per chi non ha tempo.