3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Penso che ci siano autori veramente bravi. Ma quando entro in una libreria, continuo a rovistare fra gli scaffali, per poi comprare i romanzi di Nicholas Sparks. Quindi, posso affermare che lui è il mio autore preferito da quando ho imparato a leggere.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera non è un vero e proprio romanzo classico. Ma bensì un insieme di storie vere, raccontate dai fan dei Modà band che seguo da anni. In questo libro, ho voluto unire le mie più grandi passioni, la scrittura e l'amore per la musica dei Modà. Credo vivamente, che la musica sia un modo per evadere da un realtà ormai divenuta pesante. Una medicina molto potente.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Diciamo che sono una persona che non mi faccio influenzare dai contesti sociali. Ma dove abito io, il leggere non è un abitudine di molti.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Credo proprio che scrivere sia una evasione dalla realtà. La realtà molte volte è l'esatto opposto di ciò che leggiamo.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Questa è una bella domanda. In questo libro c'è la realtà di chi ha partecipato. È un libro "reale", non sono storie inventate.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ho riscritto da sola le storie di ognuno, cercando di immedesimarmi nei vari racconti.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima a leggere le storie, è stata una mia cara amica, che mi ha appoggiato dall'inizio in questo progetto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Non amo molto il virtuale ad essere sincera. Io preferisco di gran lunga un bel libro cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come ho detto nella domanda precedente, non amo molto il virtuale. Va bene l'evoluzione, ma alcune cose, come l'odore della pagine di un bel romanzo, non hanno prezzo.