3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Penso che sia un grosso problema: mai nessun e-book ti potrà mai trasmettere l'odore e il tocco delle pagine. Inoltre come tutti gli smartphone rilasciano parecchia dopamina e non sappiamo le conseguenze di un tale "bombardamento" col trascorrere degli anni.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Forse è un amore ponderato perché sognavo di scrivere un album più che un libro. La vita è imprevedibile. L'importante è amare: se facciamo ogni cosa con amore allora le cose possono cambiare. Spero che questo libro riesca a portare un po' d'amore ad ogni lettore.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mi ha spinto la voglia di far conoscere a tanti ragazzi la persona che ha cambiato la mia via, la mia verità e la mia vita: Gesù Cristo. Credo che lui sia stato il più grande rivoluzionare della storia e dunque un vero rocker.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di non avere mai pregiudizi, di andare al di là delle apparenze, di ascoltare molta musica, parecchio rock e di seguire Gesù.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da bambino il mio sogno era di fare l'attore poi crescendo il sogno è stato quello di far parte di una famosa rock band e girare il mondo suonando nelle città più belle al mando. La scrittura è lo strumento migliore per alimentare questi sogni e nel corso della vita mi è capitato di diventare un autore.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì. Ricordo quando a pranzo guardando il telegiornale, ho visto un frate francescano che cantava al god of metal e che si faceva intervistare. Ricordo ancora i commenti e il confronto che ho avuto con mio padre. Finalmente un uomo che riusciva ad unire chitarre elettriche distorte all'estremo e la scelta estrema di seguire Gesù.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, parecchie volte. Mi è mancato per parecchi anni il coraggio e il tempo per pubblicare questo piccolo libro,
10. Il suo autore del passato preferito?
Ungaretti, perché era breve e coinciso.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non sarà mai il vero libro ma sono molto utili per parecchi lavoratori che non hanno il tempo per leggere e possono farlo a lavoro.