3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una grande emozione poter scrivere e poi rileggere quello che la mia mente elabora.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplicissima, amo molto questi luoghi.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Diciamo che essendo amante della storia opterei per un libro storico avventuroso.
6. E-book o cartaceo?
Anche se l’"e-book" sarà il futuro, io amo sempre il cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Questo piccolo paesino dove sono nato (circa 300 anime) e dove ho trascorso la mia infanzia, pullulava di cantori a braccio in ottava rima. Qui si svolgevano veri e propri tornei nei quali il vincitore era colui che riusciva a recitare l'ultima ottava senza che l'avversario fosse capace di replicare. È stata la bravura di questi uomini che mi ha invogliato, una volta grande a scrivere.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Per la verità è avvenuto per caso, a me piaceva scrivere per diletto, senza nessuno scopo se non quello di far ascoltare ad amici e parenti le mie rime. Aneddoto, che non ha molta attinenza con la scrittura di questo libro ma che a me piace raccontare. La mia prof. di italiano all'ultimo anno di scuola media inferiore mi appioppò un bel 4 ad un tema di italiano a piacere, con la seguente motivazione (TROPPE AREE POETICHE).
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Diciamo che scrivere per me è un gioioso passatempo e vedere questo mio passatempo diventare un libro mi riempie di soddisfazione.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie e la mia famiglia.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche se come espresso, la mia preferenza è il cartaceo, diciamo che per gli amanti della tecnologia, è una opportunità per non stancare la vista.