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BookSprint Edizioni Blog

14 Mar
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Intervista all'autore - Giuseppe Curia

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Mi fa rimanere intellettualmente e spiritualmente vivo e nel particolare di questo libro, mi ricorda la mia giovinezza e tutte le cose, belle e meno belle, intensamente vissute.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Il libro tratta una parte del mio vissuto ma della mia vita attuale c'è ben poco poiché mi sento inaridito dalle vicissitudini che mi hanno in qualche modo intrappolato.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

È stato in primis un modo per sopravvivere lì, chiuso in cella, ma l'ho scritto anche con la speranza di comunicare ad altri gioia di vivere e di tolleranza verso tutti i popoli della Terra.




4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

La scelta è stata molto semplice quasi spontanea visto che in molti luoghi del Nepal e del Tibet il Ciai lo si prende letteralmente al di sopra delle nuvole.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Senza dubbio "Alce Nero parla", un libro in cui riscopro ogni volta un grande maestro di vita naturalistica e delle Cose delle Spirito.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Durante la mia reclusione mi è capitato di leggere un libro di un ex detenuto e così è nata l'idea di poter intraprendere lo stesso percorso.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Non ho un vero e proprio aneddoto ma ricordo con simpatia che gli altri miei compagni vedendomi scrivere in ogni momento della giornata, mi chiedevano quante lettere al giorno avessi da spedire a casa, e fu per lo stesso motivo che mi guadagnai tra loro il soprannome di "Prof".



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Ci sono sentimenti contrastanti: da un lato la gioia adrenalinica della realizzazione di un progetto e allo stesso tempo un po' di timore per il futuro.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Mio nipote Francesco che si è dedicato alla prima correzione.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

È un'opzione che personalmente considero strana, trovo che la bellezza di un libro sia in gran parte nella sua lettura.


 

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