2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La notte, nel silenzio riesco a pensare meglio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Giorgio Faletti per i suoi gialli.
4. Perché è nata la sua opera?
Amando gli animali ho pensato di scrivere questo racconto, narrato dal cagnolino stesso che è il protagonista principale, un barboncino nero prelevato da una donna dal rifugio dove si trovava e adottato da lei.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Più che contesto sociale è il rapporto che ho con il mio cane ed i miei gatti che considero miei figli.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È sia uno che l'altro.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Parecchio, dal rapporto con gli animali al rapporto con le persone a me care.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Gli animali in generale, in questo caso il cane.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio marito.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Spero di no, ossia lo trovo molto comodo ma personalmente preferisco il cartaceo, in quanto ha una forma e l'odore della carta è come una persona che emana profumo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Valida per le persone disabili e per tutte le persone impossibilitate a leggere per qualsiasi motivo.