2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto. Ho iniziato a scrivere per me stesso prima che per gli altri. Il libro parla di me prima di tutto ma con mia sorpresa moltissime sono le persone che hanno fatto proprie le mie poesie. Queste mie poesie lette ad alta voce da altre persone mi portano lontano, mi danno la sensazione di non essere scritte da me e tuttavia di essere indirizzate a me. Le vivo in prima persona e mi muovono dentro, tanto che a volte l'emozione mi porta le lacrime agli occhi. Mi aiuta moltissimo la musica, basta a volte una nota per accendere la voglia di scrivere ed allora non penso, scrivo di getto senza freno. La mia vita è in ogni cosa che scrivo.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Non sarei sincero se dicessi che ha significato qualcosa di particolare. È nata da una necessità interiore, dal bisogno di tradurre nero su bianco le sensazioni più vive, il bisogno di compagnia, il bisogno d'amore, di concretizzazione di una vita che potesse essere considerata tale sotto ogni punto di vista. Considero la vita racchiusa in un fagotto colmo di aspirazioni di desideri di emozioni di sogni da realizzare e di tanto sincero amore con priorità assoluta.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo è venuto spontaneamente. "Folate e nuvole " si richiama ciò che ho scritto. I pensieri sono come folate di vento, vengono e vanno con la stessa rapidità e se non vengono fissati nero su bianco con immediatezza, si perdono. E ciò che si prova prende come riferimento le nuvole che da un attimo all'altro cambiano di forma e colore, e in effetti quanto è dentro di noi è mutevole e legato ai momenti che non sono mai uguali. Nessuna alternativa quindi, semplicemente folate e nuvole, tenuto conto anche del fatto che vivo di natura di vento di nuvole di ciel sereno, sempre senza problemi. Giornate in apparenza piovose fredde e quindi orrende diventano belle giornate di pioggia.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un libro che continuasse a parlare della vita, a trasmettere e ad evidenziare la sua importanza, la sua bellezza in quanto a volte su un'isola deserta diventa molto importante reinventarsi, ripartire da zero per dare il via ad una nuova avventura, per rimettere in discussione sé stessi e incominciare una nuova vita. Una nuova vita riserva sicuramente nuove emozioni, aiuta a crescere dentro, esalta la voglia di mai morire, e io mi chiedo a volte: morire, ma perché?
6. E-book o cartaceo?
Anche se contro corrente, cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non l'ho mai deciso. Ho cominciato a scrivere e basta. Passerei giornate a farlo. Ho amato fin dall'inizio il mettere nero su bianco ciò che era dentro di me per non dimenticare i miei pensieri, per cancellare le mie paure e i desideri nascosti, il bisogno di non sentirmi solo, e lo scrivere mi ha catapultato nella mente e nel cuore di tante persone. Le persone sono la mia adrenalina, le sento come me, con un bisogno grande di leggersi in altre persone.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho poco o niente da dire, e tuttavia mi scuso per il bisticcio di parole, ma dire ad una persona ti amo, sei grande, sei la mia vita è cosa diversa dal dirglielo con uno scritto che diventa concretezza da usare nei momenti no. Queste mie poesie vogliono dire questo alla gente.
Frasi d'amore
Amami
quando ti senti sola, sentirai che anch'io ti amo.
Pensami
e quando non sai più cosa fare, tendimi una mano,
io la stringerò fra le mie, ti terrò vicino,
ti parlerò
e dimenticherai ogni cosa che accende la tua malinconia.
Semplicemente detta si perderebbe nel vento.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Semplicemente una forte emozione , potesse arrivare anche ad una sola persona.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non c'è stata una prima persona, ma molte persone che si ritrovavano nei miei scritti e mi hanno convinto a fare un libro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente molto interessante, liberatoria in molti casi, che lo porta facilmente dentro casa, che lo propone come un attimo che fa provare il piacere di vivere provando emozioni. Bellissimo con sottofondo musicale. Diverso dall e-book.