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29 Dic
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Intervista all'autore - Salvatore Di Palma

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono nato a Manfredonia, in provincia di Foggia. Dopo la Maturità classica sono espatriato in Svizzera dove nel 1966, ho perseguito la Licenza in Scienze economiche presso l'Università di Ginevra. Nel 1966 sono stato assunto dall'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale. Nel 1974 ho conseguito la Laurea in Scienze politiche alla Statale di Milano pur continuando il mio lavoro a l'OMPI dove ho svolto la mia attività professionale fino al 2002 data della mia partenza in pensione, col grado di Direttore del dipartimento delle registrazioni internazionali dei marchi, dei disegni e modelli e delle appellazioni di origine. Una volta in pensione mi è venuta l'idea di far profittare gli altri della mia conoscenza della Proprietà intellettuale, particolarmente dei marchi di fabbrica. Così, decisi di scrivere un libro sulla storia dei marchi nell'antichità tanto più che nessuno aveva mai scritto qualcosa del genere.




2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Tra ricerca, viaggi di studio (siti archeologici e musei), dedico quasi tutta la giornata alla scrittura.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Elena Ferrante.



4. Perché è nata la sua opera?

La mia opera è nata grazie alla mia passione per la storia antica (conseguenza degli studi classici) e della conoscenza dei marchi frutto di un lavoro più che trentennale nel dominio dei marchi presso l’OMPI.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Avendo scritto per il momento un solo saggio storico-scientifico non mi è possibile rispondere a questa domanda.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Per me scrivere est una necessità per raccontare la realtà..



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

La mia lunga esperienza nel campo dei marchi di fabbrica e di commercio.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

No.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Al mio correttore, poiché ho scritto il saggio in lingua francese.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Non saprei rispondere a questa domanda. Comunque posso dire che mia moglie che utilizza moltissimo la lettura su e-book ne è molto soddisfatta.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Non saprei rispondere a questa domanda.

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