3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Dan Brown, i suoi romanzi sono geniali. I saggi di Corrado Augias, le poesie di Alda Merini, Antonia Pozzi, Patrizia Valduga.
4. Perché è nata la sua opera?
È nata per esprimere il mio disagio esistenziale e liberarmi di esso, è stato uno sfogo psicologico, una sorta di scarico delle emozioni negative connesse a cose che mi sono successe.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito moltissimo. Le mie poesie parlano di amori non corrisposti o finiti, di varie delusioni lavorative, insomma, del mio vissuto esistenziale.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Secondo me scrivere è entrambe le cose, è un sogno grazie al quale si può evadere dai problemi; per alcuni, compresa me, può essere una terapia, uno sfogo. Per altri può essere la descrizione della realtà come la si vorrebbe. Scrivere è qualcosa di soggettivo, dipende dall'animo degli autori, dal loro approccio nei confronti della scrittura.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Praticamente c'è tutto di me, l'opera è totalmente autobiografica e veritiera.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia madre, che mi ha fortemente incoraggiata.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia madre e a un'amica.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Spero di no, altrimenti che fine farebbero i libri cartacei? Si perderebbe tutta la magia dello sfogliare le pagine, del sottolineare parole o frasi interessanti. I libri sono eterni, non si scaricano né si bloccano. L'unico inconveniente è che occupano molto spazio se si è lettori accaniti, cosa che l'e-book non fa. Contro l'e-book rema contro anche l'affaticamento visivo che comporta stare ore a leggere davanti a uno schermo. Comunque ben venga l'e-book come alleato del libro cartaceo e come strumento di vendita per i propri libri.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Gli audiolibri possono educare all'ascolto, possono servire ad anziani, disabili, bambini che non sanno ancora leggere, persone che li ascoltano in auto o durante le faccende domestiche. Sono utili a chi non ha sufficiente tempo per fermarsi a leggere un libro cartaceo e li usa svolgendo in contemporanea altre attività. Credo che gli audiolibri servano molto per avvicinare le persone alla lettura, ma secondo me nulla potrà mai sostituire un libro cartaceo.