3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Un lavoro durato diversi anni per donare poesie nuove al lettore. Un’intensa ricerca della verità. Cercando di trasmettere un messaggio di speranza in questo specifico momento. Parlando di Dio avendo fatto esperienza della sua presenza. Condurre il lettore ad esplorare aspetti della vita che non conosce.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È venuto spontaneamente il titolo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“Vivere, amare, capirsi” di Leo Buscaglia. Un'opera che parla dell' amore come espressione di vita. Trovandomi in un luogo solitario, diviene una forma per lottare contro le proprie paure. Leo Buscaglia aiutava le persone a sentirsi vive, ricominciare nei momenti bui dell'esistenza, donandogli forza e amore per non mollare nella realtà.
6. E-book o cartaceo?
Preferisco il cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non sono uno scrittore, scrivo poesie. Ho ricevuto questa capacità espressiva come dono per me stesso e per comunicare ad altri intenzioni nuove.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho conosciuto il Rinnovamento carismatico cattolico. Da questo incontro sono nate molte poesie che ho scritto in questa opera. “Antifona angelica” è una poesia che ho scritto per descrivere il mio incontro con il mistero: quella notte in cima al monte San Giorgio, Svizzera, ho sentito gli angeli cantare! Gli strumenti che accompagnavano questi canti non erano terreni.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
L'emozione è sempre grande quando crei un'opera nuova. Appaga la tua anima e la tua vita. L'aver creato qualcosa di nuovo che artisticamente non esisteva prima. Senti che qualcosa di te è uscito dal tuo corpo e rimane nel mondo come espressione letteraria. Riflette il percorso che ogni artista si concede di fare.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Daniela, la madre dei miei figli.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È semplicemente un mezzo da utilizzare come altri forme di comunicazione. Ho pubblicato nel 2010 un'opera musicata per dare voce alla poesia tramite un audiolibro. Ho utilizzato questo sistema per produrre artisticamente un lavoro che altrimenti non sarebbe stato possibile se non in teatro. È semplicemente un mezzo da utilizzare come altre forme di comunicazione.