2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Non distinguo più il mio essere Francesco Boemi con Mikado Francescoji. La risposta è nulla ma nello stesso momento è tutto!



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

La gioia di manifestare il mistero della medianità per oltre due anni di contatto con lo Spirito di Gengis Khan, per poi affermare al termine di questa mia opera che non c'è mongolo che può rappresentarlo più dell'immortale mongolo Mikado Francescoji.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

L'ha deciso Gengis Khan. Il mio compito è stato quello di usufruire del mio libero arbitrio e dire con un sorriso: sì!



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

La Bibbia. Il desiderio è quello di amplificare il 90% dei misteri racchiusi e chiedere al buon Dio di darmi la gioia di manifestarne la verità.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo. Preferisco la gioia di sentire la carta e far scivolare le dite sullo scritto.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

A cinque anni ho vissuto la mia prima esperienza di reincarnazione. Dopo anni da quella esperienza, mio padre mi confessò che malgrado non sapevo scrivere, ho iniziato in quel momento a scrivere realtà impossibili per un bambino che ancora non sapeva scrivere.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Fino al 2013, conoscevo Gengis Khan al 10% di quello manifestato nel libro. Mi ha convinto con eventi vissuti nel suo tempo accanto a lui e mostrandomi due penne di colore nero e blu, per poi chiedermi con quale volevo iniziare a scrivere. Ho scelto la blu perché scrivo solo con quella. È il colore del cielo e anche perché era un segnale che ci eravamo dati prima che io scendessi a vivere questa mia nuova vita nelle vesti di Mikado Francescoji.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Provo la gioia di accendere un interruttore e vedere la lampadina accendersi. Questo è il mistero che vivo.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Non ho dubbi nel dire con immensa gioia il nome di Angela della BookSprint. Ho sentito in lei una vera guerriera e credo che sia stata l'unica persona che ha avuto il potere di farmi comprendere con infinita gentilezza, cosa era giusto lasciare o cancellare.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Sono sincero nel dire che malgrado la mia gioiosa realtà senza tempo, ancora non sono così avanti nel dare un giudizio. Spero di provarla presto e dire la mia.