2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi dedico alla scrittura preferibilmente nella tranquillità delle prime ore mattutine e serali.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Leggo molta letteratura moderna e tra gli autori che preferisco trovo interessante E. Edward, I. Allende, Fuksal, Rugarli, tuttavia mi appassionano molto anche i gialli e i polizieschi.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché ho voluto mettere in evidenza alcuni aspetti che presenta oggi la nostra società e in particolare quella meridionale, visti con l'ottica delle mie esperienze e delle mie convinzioni.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo come già ho accennato prima.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
No. Ritengo sia il piacere e il modo di raccontare il proprio pensiero e le proprie esperienze sezza tediare il lettore.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molte aspirazioni sfuggite e alcuni spunti autobiografici.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì. Fin dalla mia infanzia "mia madre".
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie "oculata e feroce critica".
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
No, perché gli italiani leggono poco e perché sfogliare e leggere le pagine di un libro è sempre un piacere che non può paragonarsi a nessuna scrittura digitale.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non posso pronunziarmi perché in merito non sono al corrente.