3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera è stata molto efficace per me perché mi sono liberata del peso che mi portavo dentro per troppo tempo: la voglia di raccontare la mia storia.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice perché è stata adattata al contenuto del libro: biografia, è la vita non facile di una ragazza vissuta in un piccolo paese del sud Italia.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il mio scrittore preferito è Andrea Camilleri perché scrive le vicende del commissario di polizia Salvo Montalbano: mi piace seguire le fiction interpretate da Luca Zingaretti e sull'isola leggerei un suo libro.
6. E-book o cartaceo?
A questa domanda non sono sicura di dare la giusta risposta. L'e-book è sicuramente più adatto alla nuova generazione.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
"Carriera di scrittore" mi sembra un termine non adatto a me perché non è stata una decisione diretta, ma semplicemente un modo per esprimere le mie sensazioni senza nessuna pretesa di diventare scrittrice.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Più che aneddoto è un evento realmente accaduto. Ho cominciato a scrivere la mia storia e, per curiosità ho cliccato su una casa editrice: la Booksprint, appunto.Quando è arrivato il momento di decidere se pubblicare il manoscritto, sono andata in crisi restando sveglia per alcune notti pensando alla decisione da prendere.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Se fossi partita col proposito di pubblicare la storia, l'avrei impostata e portata avanti in un altro modo, ma ora sono contenta lo stesso avere tra le mani un libro con dentro ciò che ho scritto e rileggerlo quando ne ho voglia.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il libro è stata mia nipote che abita a Roma e ha un futuro di cantante lirica. Il suo giudizio è stato importante per me. Ha detto che il contenuto è scorrevole e di facile interpretazione. La storia, invece, è un po’triste.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per chi non ha voglia di leggere, l'audiolibro è il mezzo più idoneo per conoscere i contenuti dei libri cartacei. L'audiolibro, oltre a rappresentare la frontiera della nuova generazione, è molto utile per i non vedenti.