2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
C'è tanto nel mio libro della mia vita reale. Prima di tutto all'inizio del mio libro ho inserito il mio paese di nascita, ora vivo in Sardegna, ma sono nata e cresciuta in alta montagna e entrambi li porto nel mio cuore; altra cosa che ho inserito della mia vita reale è l'amore per la natura, adoro immergermi in essa, e adoro tutti gli animali, per questo ho inserito foreste e montagne, per far conoscere e condividere la mia passione anche agli altri. E per ultima cosa ho inserito la mia passione per il fantasy, ho sempre adorato tutto quello che ne riguardava soprattutto creature come i draghi, che per me hanno molto significato.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha significato molto per me, con essa ho potuto realizzare un sogno che avevo da tantissimo tempo, e realizzarla e stata un'emozione davvero forte.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo l'ho deciso a metà dell'opera, non è stato molto difficile sceglierlo, ne avevo in mente un paio e alla fine ho optato per quello l'ho trovato diretto e adatto alla trama del libro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Domanda difficile dato che ho una lista lunghissima di libri che mi piacciono particolarmente, ma se dovessi scegliere opterei per "Le cronache del mondo emerso" è una saga che mi ha colpito già dalle prime pagine e che ancora adesso leggo volentieri, nonostante l'abbia letta diverse volte, non mi stanca mai ed è davvero stupenda, riesce a trasportarmi in un mondo magico, proprio quello che adoro io.
6. E-book o cartaceo?
Allora tra i due preferisco senza ombra di dubbio il cartaceo, non c'è paragone con l'e-book, mi piace avere tra le mani un buon libro, poterlo sfogliare o sottolineare le parti che preferisco.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non c'è stato un momento esatto, un giorno per caso ho provato a scrivere quello che avevo in mente, ma senza nessun obiettivo, a metà del libro non avevo ancora deciso che lo avrei mandato a delle case editrici, solo alla fine ho deciso di spedirlo, ma solo per vedere se era pubblicabile o no, non pensavo che sarebbe andato a buon fine e non immaginavo di diventare una scrittrice alle prime armi. Ancora adesso non mi sento affatto una scrittrice, ma solo una ragazza a cui piace scrivere storie per tutti.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo romanzo nasce per puro caso, all'inizio avevo solo in mente di raccontare la storia di due amici, poi a mano a mano che scrivevo le idee mi sono venute in mente e non ho fatto altro che scriverle e vedere cosa ne usciva fuori. Un aneddoto che riguarda il libro è che i nomi dei due protagonisti non sono stati scelti a caso ma sono due nomi importanti per me, Ian il ragazzo viene dal mio attore preferito, lo seguo da parecchio tempo è ho voluto inserirlo nel mio libro, mentre per la ragazza Kate, è un nome che a me piace particolarmente e che sento mi rappresenta.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una fortissima emozione, ancora oggi non posso credere di aver scritto un libro e che per giunta è stato pubblicato e mandato in tutta Italia, se me l'avessero detto tempo fa non ci avrei creduto. Ancor più emozionante e sentire che piace non solo ai più piccoli ma anche agli adulti.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona è stata una mia carissima amica, quando stavo per finire il libro le ho inviato i primi capitoli. Dato che lei aveva già scritto un libro volevo sapere il suo parere, e la sua risposta mi ha convinto ancora di più a inviarlo alle case editrici, è stata davvero gentile e disponibile con me, perché ha creduto in me fino alla fine.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho mai usato un audiolibro, quindi non ho molto da dire a riguardo, ma come con l'e-book preferisco sempre un buon libro cartaceo. A differenza dell'e-book l'audiolibro può essere davvero utile, magari a chi non vede o non ha tanta voglia di leggere. Quindi penso che sia una buona cosa che stanno creando.