4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No, avevo già deciso il titolo della mia opera.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Oriana Fallaci, tutti i suoi libri, perché è schietta, sincera, chiara, parla al cuore. In particolare "Penelope alla guerra".
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mai, amo scrivere, se posso pubblico.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Le esperienze della vita, della gente, degli amici hanno ispirato quasi tutte le mie poesie, come "Figli feriti".
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Gioia e soddisfazione.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio padre e mio fratello Gianluca, che ha contributo con tre poesie.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Leggere è processo mentale più completo, stimola la fantasia. Non sono molto d'accordo con l'audiolibro.