4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Io scrivo perché ho una necessità, è come il dipingere. Un input mi dice: “Devi scrivere!” Io scrivo perché le idee sono come faville che si alzano verso l'alto per poi ricadere e accendere un altro fuoco, dal quale nascono altre faville, che accenderanno altri fuochi di idee nuove.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La necessità!
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Prendere coscienza con ali leggere.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Io scrivo da sempre come dipingo da sempre, peccato che non ho una cultura solida, sono solo molto autodidatta.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Genova1973, piazza Sarzano. Oggi hanno aumentato il pane da 500 a750 lire, nessuno ha detto niente, come siamo stupidi.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai
10. Il suo autore del passato preferito?
Manzoni, anche se ho fatto molta fatica a leggerlo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una cosa buona, peccato che Radio Tre non li trasmette più.