2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Se rimaniamo nel genere fantasy potremmo citare la saga di Harry Potter di J. K. Rowling o quella di Eragon di Christopher Paolini o qualcosa di Licia Troisi. Poi credo che la lettura e la scelta dei generi sia molto personale ma credo che per un adolescente spaziare tra vari generi faccia sempre bene. Perché la conoscenza di un libro scritto è sempre importante. Se un libro è stato scritto, secondo me è perché qualcuno vuole comunicare qualcosa e percepire quel qualcosa credo sia un dono prezioso. Uno scrittore regala sempre un po' di se quando scrive. Questo credo sia un elemento importante per far capire che la lettura non deve essere solo fine a se stessa.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Io resto dell'opinione che un bel libro cartaceo niente e nessuno può sostituirlo. Ma la società si evolve, allora è pur giusto che si seguano le tecnologie e per chi ama leggere magari potrebbe essere meno "pesante" un e-book nella borsetta o magari nel taschino. Fosse per me ritornerei alla stampa a caratteri mobili di Johannes Gutenberg.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho sempre amato scrivere. La scrittura mi permette di essere libera, l'ho sempre fatto anche piccoli pensieri o ricordi o frasi sentite al momento in cui sono state dette perché mi hanno colpito. Da qui ho capito che l'unico modo per esprimermi totalmente era scrivere un romanzo. E questo è solo il primo di una collana che già è tutta nella mia testa... o magari scritta su pezzettini di carta... Mi piace ricordare però che io ho iniziato a scrivere lavorando con i bambini, la loro voglia di scoprire, la loro sete di conoscenza ha fatto scattare in me la scintilla. Poi ovviamente credo di aver dato una svolta al mio modo di scrivere grazie anche a dei corsi di scrittura creativa e da li il colpo di fulmine si è trasformato in amore.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho iniziato a scrivere piccole filastrocche e raccontini per bambini uno di questi racconti man mano ha preso un "verso" diverso dagli altri. Ho iniziato a immaginare posti, persone, creature mitiche. Mi sono immersa in un mondo che nonostante tutto stesse nascendo con me mi stupiva, mi incantava. Poi ho cercato di creare un filo conduttore con la storia del medioevo e portare tutto questo in relazione ai giorni nostri, giorni frenateci, giorni in cui appare evidente che la tecnologia ci stupisce sempre più. E ho creato un rapporto anche tra la nostra cultura e la cultura Giapponese, rapporto che sicuramente sarà evidenziato nella stesura dei prossimi libri.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Con il mio fantasy cerco di far riscoprire quei valori autentici che, forse, col tempo vengono dati per scontati e che, invece, sono importanti affinché ci sia un saldo equilibrio tra gli uomini e non solo ma, anche, tra gli uomini e la natura che ci circonda. L'amicizia, l'amore, il rispetto per se stessi e per gli altri, ad esempio, sono quei valori assoluti che spesso si danno per scontati. Ho voluto altresì, far ricordare l'enorme valore della natura che ci circonda affinché la si possa far vivere in un saldo equilibrio. Come sostengo nel romanzo: “La Terra è il Corpo della “Grande Madre”; regala la vita ed è adorata dagli uomini, che quando la curano li nutre e li dà frutti; fa vivere gli animali e ci sostenta. La magia della Terra riguarda tutto ciò che nasce, prospera e cresce.” E ancora leggendo più avanti ho affermato: "L' acqua è l'elemento della vita. È libera, pura e possiede la capacità di cancellare la negatività." Ma ci sono messaggi anche che riguardano il sole, la luna... o i rapporti tra diverse creature magiche e non. Credo siano messaggi universali e dei quali dobbiamo averne una certa cura.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da piccola sognavo di fare la maestra, un sogno ancora vivo in me. Posso dire che scrivere è stato il momento in cui ho preso coscienza che il mio sogno nel cassetto sarebbe potuto essere quello di riuscire a pubblicare il mio primo romanzo. Del resto mi è sempre stato detto, sin da piccola , anche dalle mie maestre, che avevo tanta fantasia pronta a spiccare il volo...
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Considerando che ho iniziato a scrivere a cavallo tra il 2008 e il 2009 di episodi ce ne sono tantissimi. Uno che ricordo con piacere è stato il momento in cui ho creduto in me stessa e in quello che stavo facendo. Un momento che non scorderò mai perché ha segnato la svolta decisiva non solo per la mia scrittura ma anche perché ho rivalutato me stessa e la mia vita.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Ci sono stati tanti momenti in cui ho pensato di non terminare il lavoro. L'ultimo nel 2012 ma proprio mentre stavo cestinando la mia attività mi sono ricordata per l'ennesima volta di chi mi era stato accanto per tutto quel periodo regalandomi forza e emozioni. Parlo della musica. attraverso essa ogni giorno mi do’ la giusta carica per credere in tutto ciò che faccio e in ciò che sono. E ora eccomi qui che parlo della collana di romanzi Oscar e Schingen che vede come primo titolo pubblicato dalla Boocksprint nel 2015: L'isoletta di Lemuria e il continente di Linde. Ci tengo a dire che il romanzo è stato terminato esattamente nel 2013 e depositao alla SIAE nel 2014.
10. Il suo autore del passato preferito?
Amo molto Pirandello per tutto ciò che riguarda la letteratura italiana.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che l'audiolibro rappresenti un ottimo supporto affinché la conoscenza dei libri possa essere dominio di tutti. Ascoltare una o più voci narranti che interpretano un testo potrebbe affascinare molto bambini e adolescenti e credo anche gli adulti. E magari potrebbe essere spunto per tante nuove idee educative nelle scuole.