I viaggi sono da sempre fonte di ispirazione per i libri di Fernando Zanni; così è stato per il suo primo libro “Santiago”, racconti di viaggi ambientati in Europa, e così è per il suo ultimo lavoro “Racconti d’oriente”, storie di viaggi straordinari e affascinanti in medio oriente. Anche quest’ultimo libro è pubblicato dalla casa editrice BookSprint edizioni ed è disponibile nel doppio formato del libro cartaceo e dell’-e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Si, scrivere rappresenta un modo diretto di comunicare emozioni raccolte nei miei viaggi e nella vita di tutti i giorni. Il contenuto dei miei libri è di natura introspettiva e formativa, soprattutto per i giovani che hanno la responsabilità inconsapevole di creare una personalità soddisfacente. Io cerco quindi di coinvolgere i lettori di ogni età con racconti d'avventura e romanzi che abbiano in sé, informazioni vissute personalmente e non solo, offerte a tutti, sono motivo di entusiasmo e crescita personale.
Cosa ha provato Davide quando ha ucciso Golia? Perché Vincenzo Peruggia rubò la Gioconda dal Louvre? E cosa mangiava Lucy 3,4 milioni di anni fa? Uomini come noi, stesse preoccupazioni, stessi timori, stesse gioie… Prova a dare una risposta a tutte queste domande Fernando Zanni nel suo "Santiago – Il pallegrino perso e ritrovato", libro edito e pubblicato dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brossure cartacea.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia attività professionale è stata - orafo modellista di gioielli, nella quale ho potuto potenziare delle qualità interiori come, la pazienza, fede, responsabilità, coraggio e visone del lavoro ancora da realizzare. Ho viaggiato molto in tutto il mondo, maggiormente in India, dove ho soggiornato lunghi periodi di apprendimento umanistico e spirituale. Mi sono reso conto negli anni, che ho coltivato la pratica di descrivere ogni esperienza vissuta e così ho anche capito che le mie riflessioni potevano essere condivise perché ricche di valori individuali e forse anche sociali. Con profonda modestia, vorrei che le persone leggessero i miei pensieri sotto forma di racconti e romanzi per riflettere sulla grande forza che si trae dalla lettura.