Il futuro dell'umanità così come la conosciamo oggi è fortemente compromesso. L'uomo ha lasciato spazio silenziosamente alle macchine e, guidato dalla presunzione di dominare l'universo intero, rischia ora di non riuscire a vedere la prossima alba. Riuscirà l'amore, quello vero e unico, a salvare l'uomo e a dare una speranza ai sopravvissuti dell'era meccanica? Da queste premesse nasce "L'algoritmo ribelle – Già troppo tardi?", l'ultima fatica letteraria di Pier Luigi Milani. L'opera, edita dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, rappresenta un vero capolavoro della letteratura di fantascienza contemporanea, avendo al suo interno tutti i crismi per diventare un vero best seller.
La trama. In un mondo in cui l'uomo ha pian piano permesso alle Macchine di diventare la nuova specie egemone dell'universo, appropriandosi di tutto quello che l'umanità era stata in grado di ottenere in secoli e millenni di evoluzione, c'è ancora chi, come il giovane Lud, cerca il modo per "donare" un nuovo futuro, qualunque esso sia, all'essere umano. Nella sua battaglia contro le Macchine, però, Lud incredibilmente non sarà solo, ma dovrà ben guardarsi anche dai suoi alleati, se vorrà davvero far sì che l'umanità percorra ancora un lungo cammino…
252 pagine che dire semplicemente "belle" è riduttivo. In questo volume si concentrano infatti una serie di storie e di vicissitudini che permettono al lettore non solo di godere di una narrativa veloce e molto moderna e dinamica, ma anche di riflettere su quella che è la strada verso la quale il progresso tecnologico rischia concretamente di portarci. "L'algoritmo ribelle" diventa così anche un mezzo per pensare alla meccanizzazione del mondo, al futuro della specie umana, al senso vero della vita, al di là della corporeità , al potere dell'amore e della fiducia.
Nato a Malegno, comune in Valle Camonica, provincia di Brescia, dove tuttora risiede, Pier Luigi Milani è avvocato. Tra i fondatori del Circolo Culturale Guglielmo Ghislandi, ha scoperto il gusto per la scrittura a partire dai primi mesi del 2000, periodo in cui ha iniziato a scrivere e pubblicato poi alcuni diari di viaggio nelle terre del Nord America. Nel 2005 ha portato alle stampe il suo primo romanzo storico, "Il caso Elzbieta" (Bolis editori), seguito da altri volumi, tra i quali "Qualcosa di noi – 1912: il pane, le rose e le spine", edito nel 2013 dalla BookSprint Edizioni, disponibile anche nel formato e-book, che affronta le vicissitudini dei minatori del bacino carbonifero del Monongahela River.
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tanta roba prof
Scritto da andrea bastelli
il Martedì, 23 Aprile 2024 11:39
Non ho ancora letto il libro ma l'intervista mi è sembrata molto sentita con grande…
Scritto da Jessica
il Sabato, 20 Aprile 2024 12:03
Perfavore votate il libro della mia profff E una donna fantastica vermanete carina e dolce…
Scritto da Irina
il Sabato, 20 Aprile 2024 11:49
Per favore mettete 5 stelle alla mia professoressa, sennò mi boccia.
Scritto da Filippo
il Sabato, 20 Aprile 2024 11:47
Non l'ho ancora letto, ma sicuramente sarà stupendo, come la scrittrice che ho avuto modo…
Scritto da Claudio Balasso
il Venerdì, 19 Aprile 2024 07:33