Una raccolta intensa e creativa che non segue una metrica precisa e per questo può essere considerata parte della tipica poesia contemporanea. L’autrice definisce così il suo libro: “…Questo è un volo di poesia, questo è vivere, vivere in perenne folliaâ€. La nostalgia che il ricordo procura è quella espressione del concetto di privazione, che ripercorre tutta l’opera.
Il mondo poetico di Vanessa Cucini è intriso da amarezza e sgomento. Il lettore sarà completamente assorbito dalla lettura che in un infrangersi di sentimenti contradditori, riuscirà a condurlo ad una riflessione che gli stessi versi nascondono. Il pensiero che sottende l’intera raccolta di “Nei meandri miei più tetri†è che la poesia può essere l’unica rimedio alla sofferenza. “Lo scrivere è una fotografia di sensazioni che ricorda su carta quello che altrimenti andrebbe perduto, un album di attimi raccolti nei meandri più nascosti della nostra essenza.â€
Vanessa Cucini, ha 21 anni. Nata a Poggibonsi, attualmente vive in provincia di Siena. Scrivere e leggere poesie per l’autrice, serve per cercare dentro se stessi sentimenti nascosti. “Poesie che lasciano spazio all’interpretazione e ad una ricerca interiore di vecchie e nuove emozioni. Frugando tra i miei ricordi spero che il lettore possa immedesimarsi nei miei sentimenti e farli propri.â€