Il primo amore è indimenticabile, nella sua disarmante semplicità è un sentimento che accompagna i ricordi di ognuno di noi lasciando una traccia indelebile, nel bene o nel male. Il primo amore vive di emozioni, non ha bisogno di confrontarsi con la vita e con le difficoltà degli adulti, esiste semplicemente grazie alla propria essenza e non teme giudizi e opposizioni. “Dove tutto ha fine tutto ha inizio”, il libro di Alessia Balistri, edito dalla casa editrice BookSprint Edizioni (e-book disponibile) racconta proprio queste meraviglie sensazioni attraverso la storia di un giovane.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono figlia di genitori divorziati e ho dovuto sostenere mia madre dall'età di 7 anni. Non mi hanno mai fatto credere nel valore della famiglia in se stessa. Alle superiori ho cominciato a lavorare e cominciare ad aiutare in maniera effettiva al sostentamento di mia madre e mio, facendo la cameriera all'età di 17 anni. In quel periodo ho cominciato a scrivere su un piccolo quaderno di miei pensieri, quello che provavo nell'intimo. Iniziando una serie di piccoli racconti. Protagonisti immaginari, ma i miei scritti avevano un unico filo conduttore: l'amore. Sì, quel sentimento che i miei genitori non mi fecero conoscere. All'inizio mi faceva strano scrivere di una cosa che non avevo mai sentito a pelle, ma poi mi venne del tutto naturale. Ad aiutarmi c’erano anche i romanzi e film. Così iniziai a 23 anni l'inizio, l'esordio, di quello che oggi è il mio primo romanzo.