Un diario tra il serio e il faceto con una buona dose di demenzialità questo è “Zibaldaccio-ovvero libercolo di pensieri capovolti” il libro scritto da amicodicinzia e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni sia nel classico formato della brossura cartacea che nel moderno formato elettronico dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato e vissuto nel Salento, eccetto la parentesi universitaria a Bologna. Non essendo mai stato nella polvere né sull’altare, temo che il mio percorso esistenziale non solletichi nessuno. Sono intollerante ma discretamente allenato alla pazienza, riflessivo e lento a muovermi, cambio raramente opinione (il che, si sa, è tipico degli imbecilli, ma voglio illudermi di essere l’eccezione), detesto ciò che è artificiale, mi sforzo di mettere un freno alle emozioni negative: la paura, la noia, la vergogna, la gelosia, il disgusto. Il risultato non è sempre lusinghiero. Il capriccio di scrivere qualcosa l’ho perseguito in brevissimi spazi di tempo distribuiti in due o tre lustri.