1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me rappresenta un ottimo modo per discostare la quotidianità. Vivo freneticamente dunque scrivere mi consente di vivere in un tempo collaterale. Varcando i miei mondi immaginari e colloquiando con i miei personaggi mi apro ad una sfera emotiva straordinaria e della quale non posso più fare a meno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sono presenti alcuni fatti che ho volutamente romanzato. Nello specifico, la separazione dal contesto famigliare del mio personaggio principale. Non ho ricordi positivi della mia famiglia così ho voluto che l'intera vicenda di Marta Phipps avesse come punto iniziale un distacco dalla sua. Una nota amara purtroppo ma necessaria per poter scandagliare le mie emozioni in tutte le loro forme.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha rappresentato per me un vero e proprio mettermi alla prova. Sono appassionata sia della scrittura che della lettura. Produrre un libro però è ben altra cosa. Mi sono messa in gioco fino in fondo, ogni giorno. Ammetto di esserne stata orgogliosa nel momento in cui ho digitato il punto finale nell'ultimo capitolo.