1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato e risiedo a Frosinone, secondo di cinque figli, mio padre, deceduto a Giugno 2016, era calabrese, io sarei dovuto nascere in Calabria, ma causa lavoro, i miei si sono trasferiti a Frosinone. Mia madre, tuttora vivente, era al settimo mese di gravidanza, quindi io di ciociaro (la Ciociaria è una regione storica del Lazio, vedi lo schiaffo al papa Gregorio VII°, questo ad Anagni, la prigione e uccisione di papa Celestino V° a Fumone, il vino D.O.C. Cesanese del Piglio) non ho assolutamente nulla. Non è stata una mia decisione diventare uno scrittore, scrivo poesie dall'età di otto anni, quasi tutte andate perse, tranne una, che conservavo gelosamente, anche perché era la prima in assoluto, ed era una preghiera. Sono stato emigrante in Germania, avevo sedici anni, li ho scritto molte poesie, tutte conservate in un quaderno, per cui si sono salvate dal tempo e dalle pulizie che periodicamente si fanno... Il vedere stampato il proprio lavoro è stato comunque un mio forte desiderio, ma credo che questo sia innato in chiunque scriva poesie o libri.