1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Potenza. Mio padre, marchigiano DOC, nato a Montegiorgio di Ascoli Piceno, era del Corpo Forestale ed era in Basilicata per il rimboschimento. Si innamorò e si sposò con mia madre che era impiegata presso il PRA di Potenza. Credo che si conobbero per l'immatricolazione della moto Harley Davidson di mio padre. Ho ricordi sbiaditi di questa mia prima infanzia perché dopo appena tre anni la mia famiglia si trasferì in Assisi per poi spostarsi, dopo altri tre anni circa, ad Ancona. Quindi posso dire di rammentare bene il periodo umbro e quello marchigiano, senza però negare l'influsso e l'anima meridionale trasmessami da mia madre e da mia nonna materna vissuta con noi sino alla sua morte. Il resto della crescita è senza dubbio marchigiano, in questa regione vivo ancor oggi e mi ci trovo bene.
Una strage mai dimenticata, che ancora oggi tocca i cuori di molti. Gli 8 mila morti di Sebrenica sono i protagonisti del nuovo libro di Augusto Gaspari Pellei, "Sarajevo e il segreto della strage di Sebrenica", pubblicato per i tipi di BookSprint Edizioni e disponibile nel formato della brossura cartacea ben realizzato dalla giovane casa editrice di Vito Pacelli. Il volume è una spy story ben articolata e dettagliata, raccontata non sul filo della suspense, ma come se fosse una testimonianza, un libro storico.