Qui ho proseguito gli studi e dal 2003 ho coniugato il mio amore per la famiglia sposando, un uomo del posto, da cui ho avuto due meravigliosi bambini. Negli ultimi due anni ho lavorato mediante la gestione di un bar caffetteria, ma da Dicembre del 2013 nella consapevolezza, legata alle esigenze familiari, ho ceduto, per riprendere il mio amato posto, qui, fra le mura dei miei cari.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il Fu Mattia Pascal, senza dubbio, un classico d'obbligo, per un adolescente che oggi vive, nell'incapacità analitica, il senso della vita a cui rifugia l'indole.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Il segno virtuale del tempo è una traccia oramai indissolubile a narrare...oggi è una scelta indispensabile per rendere facile la lettura lì dove il mezzo sfugge all'uomo affrancandolo alle porte delle librerie. Credo che sia un intermedio eccellente a rivolgere fra tutti e soprattutto fra giovani l'immediabilità nella scelta di un buon libro da leggere.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È senza dubbio il frutto di una esaudibile prosa, al di là del flesso che, ha mirato nella riuscita tematica del tempo, lì dove, riflessioni attinenti la lettura meticolosa di libri , abbiano suscitato firmamenti inconsci, che la mente, riproduce in corso alla vita ,emulando alle emozioni. Leggere è senza dubbio il percorso mentale atto a ponderare in un baratro di forme immaginate e trarne quel flusso armonico che segna la scrittura e in essa la meditazione umana dall'amore in essere surreale.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho fatto un viaggio di emozioni dove trasportavo sensi e parole in un insieme di suoni. Un treno di bagliori mi ha spronato nel viaggio, in luogo alla mia vita, ora ne prendo atto, rileggendolo e consolidando la nostalgica vena, che mi invade, quando non scrivo. Il mutare delle stagioni e delle emozioni in questa essenza desta al mio sopito aspetto, di quanto io balzo, in uno spirito passeggero.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Leggere è come ascoltare musica, le corde dei sentimenti troveranno l'armonia plaude alla sensibilità del cuore. Solamente l'occhio dell'anima è in grado di recepire il forte messaggio in grado di trasmetterci la forza della "Poesia".
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È certamente viva, fin dalla più giovane età, la mia passione per la scrittura .Essa mi ha legato profondamente nel vivere quotidiano all'approfondimento della lettura che avevo già vissuto fin dagli studi, sebbene di origine tecnica. Fondamentalmente, l'incremento, è scaturito con l'accompagnamento nello studio classico, attraverso la musica che credo sia da elemento portante disciplinare per una buona crescita, nell'adolescente.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Da esordio il primo approccio con i social network. È li che ho iniziato a scrivere le mie poesie.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, in effetti il mio libro è nato da solo, senza alcun traguardo prefissato, ho lasciato fare al cuore.
10. Il suo autore del passato preferito?
Al fronte di essere è senza dubbio, Luigi Pirandello. Il suo libro per eccellenza è "Uno ,nessuno e centomila", stimo la letteratura classica e ,soprattutto la scuola filosofica, che porta in questo autore dall'essere consapevole fino ad una mediatica commedia letteraria, umanisticamente, senza sfarzo e senza veli, con l'umore colmo alle idee.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è la massima affidabilità per coloro che presi dai propri impegni non hanno più il tempo di mettersi comodi e leggere un buon libro. La ritengo un'ottima prerogativa indirizzata a tutti coloro che non avendo spazi evasori dai comuni impegni, possono in alternativa, ascoltare i libri, continuando a svolgere allo stesso tempo, le proprie mansioni.