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09 Lug
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Intervista all'autore - Giada Capuano -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Mi chiamo Giada Capuano, sono nata a Cassino e vivo a Santopadre, entrambi due paesini in provincia di Frosinone.
Dove vivo non ci sono molte opportunità, come ho già scritto nella mia biografia del libro; ma non per questo ho smesso di inseguire i miei sogni.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
A livello di categoria io penso che attualmente ci sia bisogno di dedicarsi molto alla propria crescita personale e dunque di affrontare libri riguardanti i temi sull'importanza della nostra vita, delle nostre abitudini; immergersi anche in temi più profondi come la morte e perché no...anche riguardo l'amore. Dunque uno dei libri che consiglierei vivamente di leggere ad un adolescente è "Memorie del sottosuolo" di Dostoevskij, oppure "Follia" di McGrath.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Devo ammettere che io sono innamorata dei libri cartacei, ma comprendo ed appoggio la divulgazione di questi ultimi anche come eBook poiché spesso resta più comodo leggere soprattutto attraverso cellulare o altri mezzi digitali che tutti abbiamo sempre sotto mano.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me la scrittura è stata sempre una cosa che mi ha affascinata, già da piccola mi piaceva scrivere di brevi racconti e con personaggi semplici...nel corso della mia vita però c'è stato un lungo periodo in cui non riuscivo più a scrivere di nulla, soprattutto se gli argomenti riguardassero me in prima persona (ad esempio nei temi a scuola). Ho ricominciato a scrivere nell'estate 2024, proprio questo libro...inizialmente con un po' di fatica, ma poi nella scrittura ho trovato il mio rifugio.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Parte tutto dal percorso psicologico che intrapresi il 29 Marzo 2024 e peggio mi sentivo mentalmente, più avevo voglia di dar voce al mio dolore; ho terminato la stesura di questo libro dopo il mio ricovero in una struttura psichiatrica e da quel momento ho pensato che attraverso la mia storia ci potesse essere la voce di molti altri giovani e così nasce questa autobiografia.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Attraverso il mio libro voglio diffondere il fatto che non c'è da nascondersi da queste difficoltà, ma di parlarne sempre ed al più presto possibile...oltre ciò il messaggio principale è quello di non essere soli, di far capire ai ragazzi come me che non si è soli in queste situazioni e che c'è sempre un via di uscita.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come ho detto, già da piccolina mi piaceva scrivere. Ma non era il mio obiettivo di vita...man mano però che scrivevo questo libro ho capito che la scrittura è una mia grande passione, che cercherò di portare avanti come lavoro.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Assolutamente sì: ricordo la stesura della prima pagina di questo libro, a fine estate e con la luna piena che illuminava le pagine del mio quadernino; io che scrivevo tutto quello che mi veniva in mente, con raziocino sceglievo bene il percorso della metafora, che introduce il libro. Questo, a pensarci ora, è stato uno dei momenti più belli dalla nascita del libro.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Ad esser sincera no. Ho capito che c'era bisogno di qualcuno che potesse dar voce a molte persone; adolescenti come me, adulti ed anche a tutte quelle persone che hanno perso la loro lotta contro la salute mentale.
 
Il suo autore del passato preferito?
Io sono follemente innamorata della scrittura di Dostoevskij, mi piace particolarmente come interseca le frasi, come esprime con crudezza ed eleganza molti temi. Parlando però di autori proprio del passato amo anche le riflessioni di Seneca, in particolar modo nell'opera "De brevitate vitae".
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non sono molto favorevole...riguardo i libri preferisco molto la loro struttura autentica, quindi il cartaceo. Ritengo che l'audiolibro può essere abbastanza utile, ma non potrà mai superare la bellezza di tenere in mano un prodotto autentico, sfogliarne le pagine ed avvertire quell'odore fantastico che emanano le medesime.

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