Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata a Catania e vivo a Trecastagni, mi sono sposata nel 1971 dalla quale unione è nata mia figlia Gioia.
Fin dall'adolescenza osservando la realtà che mi circondava inventavo nella mia mente delle storie, fino a quando più avanti cominciai a metterle su carta, senza mai pensare di diventare una scrittrice.
Più in là negli anni diventando madre, quando mia figlia pubblicò il suo libro, espressi a lei il desiderio di scrivere insieme un romanzo a quattro mani. Tale richiesta purtroppo non è stata mai realizzata e allora essendo diventata nel frattempo nonna e avendo scritto delle favole per i miei nipoti, cominciai a pensare di pubblicarle e pubblicare le mie opere, per lasciare loro un ricordo indelebile di me.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Io scrivo generalmente di notte perché è la notte che mi suggerisce spesso personaggi da inserire nelle mie storie
Il suo autore contemporaneo preferito?
Per me tutti gli autori sono interessanti, perché il libro, qualsiasi argomento tratti, è già di sé degno di essere letto, secondo me.
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è stata ispirata dalla visione di un'intervista fatta, diversi anni in TV, alla famosa pornostar Moana Pozzi. In tale intervista rimasi colpita da una sorta di sorriso che ella accennava ad ogni risposta. La mia immaginazione vagò curiosando in quella piccola piega di un ermetico sorriso che sfiorava la parte estrema delle sue labbra, dando vita così alla narrazione di questa fantasiosa storia.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto, in quanto "U Cussu" è il quartiere nel quale ho vissuto da bambina fino a ragazza e che mi ha dato tanti spunti di realtà e fantasia
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è raccontare la realtà arricchendola con il mio sentire.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nel mio scritto non c'è la mia vita, ma c'è per il 40% l'ambiente in cui sono vissuta
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si è stata fondamentale nella scrittura di questo libro mia figlia Gioia, che da lassù mi ha dato l'impeto di finirlo, anche quando non ce la facevo più, immaginando di scriverlo a quattro mani con lei, così come c'eravamo promesse.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
ho fatto leggere per prima il mio romanzo a mia cugina Clara Carani
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero di no, perché amo troppo il cartaceo che mi dà troppe emozioni e vorrei che sopravvivesse il più a lungo possibile.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una buona cosa ma per chi non ama leggere o per chi ha problemi di lettura
