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BookSprint Edizioni Blog

31 Ott
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Intervista all'autore - Stefania Manelli -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata e cresciuta a Sanremo, tuttora vivo in questa bellissima città ligure del l'Estremo Ponente con la mia famiglia.
Ho una formazione classica, sono diplomata in Pianoforte, mi dedico da anni all'insegnamento delle materie letterarie nella scuola Secondaria di Primo Grado. Ho deciso di rivedere e riscrivere la mia tesi di laurea in letteratura latina approfondendo tematiche socio-politiche relative alla storia antica attraverso le opere e le testimonianze di scrittori, poeti e artisti del periodo storico trattato. Ho deciso di recente di pubblicare il mio libro anche su esortazione di mia suocera, scrittrice di tradizioni popolari e saggezza contadina di Liguria, e dei miei familiari. Presto ne presenterò un secondo, prettamente antropologico.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo prevalentemente di sera e anche nei ritagli di tempo.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Io amo Luigi Pirandello, trovo che il suo pensiero sia sempre molto attuale: l'uomo moderno è condizionato dalla impossibilità di conoscere la verità e destinato ad una vita di contraddizione, ad una crisi dell'io, alla maschera che da un lato protegge ma dall'altro nasconde e limita, a non riconoscersi nella quotidiana routine dell'esistenza. In proposito "Sei personaggi in cerca d'autore" resta una delle opere più significative.
 
Perché è nata la sua opera?
Dall'amore per la storia antica e per la letteratura latina e greca, dal desiderio di 'mettere insieme' le mie conoscenze riscrivendole con elementi nuovi ed approfondimenti ben documentati, di trasmettere cultura scavando su un argomento molto 'gettonato', che piace, ma trattato con un taglio personale e originale, non libresco né tantomeno scolastico, ma dinamico e alla portata di tutti.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto familiare, intendo i miei genitori, papà, medico e assiduo lettore appassionato di saggistica politica ed economica, mamma lettrice di romanzi.
Ho scelto di proseguire gli studi letterari al fine di coronare il mio percorso proiettandomi nel mondo della scuola e dell'insegnamento.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose. Per la sottoscritta è un modo per raccontare il reale, dando forma alle mie idee e al mio stile, è un modo meraviglioso di dare vita ad una passione, di curare l'anima, di dare spazio alla propria creatività, di viaggiare nel passato, di ricordare, di leggere e poi rileggere per regalare qualcosa di 'prezioso' da condividere con altri.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nel mio saggio ci sono tutta la mia dedizione e l'amore per la scoperta delle nostre radici culturali e storiche attraverso la letteratura, il mito, la storiografia, la poesia, i monumenti di Roma imperiale.
Ci sono altresì il frutto di studi liceali ed universitari e di ricerche bibliografiche e sitografiche in tempi più recenti.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Devo ringraziare il mio professore di Latino, prof. Capponi Filippo, latinista e studioso genovese, che ricordo con stima ed affetto e che mi ha supportata, valorizzata e consigliata sempre in modo ineccepibile e critico nella stesura della tesi di laurea che rappresenta il nucleo del mio libro.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio marito, appassionato di Storia, che ha apprezzato il mio lavoro.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sì, oggi la versione digitale dei libri trova alto gradimento, è strumento potenzialmente più accessibile al pubblico e 'più ecologico' del libro tradizionale, anche più economico ed interattivo. Io preferisco senza dubbio la versione in cartaceo, mi piace tenere un libro fra le mani, sfogliarlo, sentire il profumo della carta e, dopo averlo letto e 'goduto', conservarlo fisicamente nella mia libreria.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è soluzione attuale valida e interessante. Nella scuola è supporto per l'inclusione, aiutando all'ascolto attivo e ad una maggior concentrazione i ragazzi con disturbi dell'apprendimento e difficoltà di attenzione. L'audiolibro si può ascoltare quando e dove si voglia, invoglia i pigri, è indubbiamente versatile. Ma deve essere, a mio avviso, una alternativa, non la regola.

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