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01 Ott
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Intervista all'autore - Giovanni Mastino -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Roma, dove ho frequentato il liceo classico Ennio Quirino Visconti, diplomandomi nel 1960 con la media del 7-8.
Ho poi conseguito nel 1965 la laurea in Fisica presso la Sapienza di Roma ed ho potuto pubblicare la mia tesi su due principali riviste scientifiche internazionali. Ho abitato per i primi quindici anni della mia esistenza all'interno della Villa Rospigliosi, ad un passo dal Quirinale in una palazzina di dipendenza. Per due anni consecutivi ho insegnato matematica e fisica presso il liceo dove avevo studiato e poi sono passato all'allora CNEN (oggi ENEA) dove ho lavorato per quasi trenta anni nel settore della protezione sanitaria e dell'ambiente, producendo circa duecento pubblicazioni su riviste italiane e internazionali, fino a dirigere un'unità del settore con circa duecento cinquanta addetti.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei di leggere Il dottor Zivago, ma anche la Bibbia e la Divina Commedia. Tuttavia, oltre a consigliare uno specifico testo, consiglierei fortemente di leggerlo con attenzione e riflettere e meditare il testo, cercando di capire il contesto delle vicende e le implicazioni per la realtà attuale.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Ritengo che l'eBook, come molti altri moderni prodotti possano agevolare la diffusione e la crescita della cultura. Ma il rapporto con un testo stampato è un'esperienza che non può essere sostituita da un supporto elettronico, comodo ed efficiente ma privo di quella materialità che rende un libro un compagno unico.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho cominciato a desiderare di scrivere quando avevo meno di dieci anni, per raccontare le mie vicende di un viaggio in Inghilterra che a quei tempi era un'esperienza rara e unica, specie per l'ambiente tipicamente inglese nel quale trascorsi tre mesi.
In seguito ho avuto maggiore propensione per la poesia e nel 1988 ho pubblicato, per l'editore Ventaglio, una piccola raccolta di poesie dal titolo "Lasciatemi scendere". Negli anni più recenti, oltre a vari testi sull'ambiente, ho potuto grazie alla collaborazione con la prof.sa Francesca Giurleo realizzare un testo, che da lungo tempo speravo di far estendere da qualche esperto, sulla vita del mio nonno materno, lo scultore Guido Calori, che è stato pubblicato da Silvana Editoriale, con il titolo Guido Calori - Autobiografia postuma.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Sin da piccolo ho fatto l'esperienza del Giubileo in Roma e col tempo ho approfondito i suoi significati e quanto poco spesso si ritrovi nei comportamenti attuali. Pertanto, mi è sembrato potesse essere utile a tutti leggere una storia di pellegrinaggio giubilare in Roma che però richiamasse i principi fondamentali religiosi e potesse essere di aiuto spirituale.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio fondamentale datoci da Gesù Cristo: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.
Certamente, è arduo e difficile amare tutte le creature come le ama Dio, ma non dobbiamo perdere la speranza e l'impegno verso questo obiettivo.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come ho già raccontato in precedenza, il desiderio di scrivere e mettere a disposizione di tutti e condividere con tutti i miei pensieri e le mie riflessioni, mi ha accompagnato sin da giovane.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Quando ho deciso di raccontare la Roma del 1300, ho ricercato tutte le fonti possibili che descrivessero la città in quel periodo.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
A volte ci sono stati eventi che mi hanno fatto pensare che la mia esistenza fosse giunta al termine e, quindi, che non avrei potuto completare questo lavoro che avevo concepito sin dal 1995.
 
Il suo autore del passato preferito?
Dante Alighieri
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne ho un'esperienza diretta, ma guardando in giro vedo che questo sistema può essere di grande aiuto per persone non vedenti o per coloro che preferiscono ascoltare anziché leggere.

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