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02 Set
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Intervista all'autore - Alessandro Tenore -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me la scrittura è liberazione. Scrivendo lascio sul foglio ciò che provo. In questo modo le mie emozioni si "staccano" da me e dalla forma astratta che hanno al mio interno si concretizzano sotto forma di Poesia.
È una sorta di esorcismo, una liberazione appunto e la poesia è un luogo in cui rifugiarsi da soli per conoscere meglio sé stessi
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è molto autobiografico. Parla di un momento brutto della mia vita, quando ho perso una persona a me cara e l'unico modo per superare il dolore è stato scrivere
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Quest'opera è stata soprattutto la mia liberazione. Parla (oltre di morte) anche di solitudine, amore, tutti temi che possono essere universali. Con quest'opera ho voluto quindi esprimere le mie emozioni ma anche quelle di tutti noi
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo è venuto spontaneamente. Appena completata la raccolta mi è venuto in mente questo titolo. Dolce notte... è un po’ metafora della morte come liberazione dal dolore... alla fine chi sta male è chi rimane e soffre per la perdita
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sceglierei "Tempesta elettrica" di Jim Morrison. Adoro le sue poesie, insieme alla sua musica mi sono sempre state di grande ispirazione
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo. Avere un libro in mano, poterlo sfogliare, scriverci appunti sopra... è una sorta di contatto con il libro che l'ebook non riesce a darci
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non c'è stato un momento preciso. Scrivo poesie da quando ero un adolescente. Mi ha sempre affascinato l'arte e la poesia mi è sempre stata d'aiuto.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non c'è stata un’idea precisa... essendo una raccolta di poesie è costituita da poesie scritte nell'arco di diversi anni (ci sono poesie che ho scritto in età adolescenziale e altre che sono state scritte solo pochi mesi fa)
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una soddisfazione incredibile. Tutto il lavoro prende forma e la cosa più bella è il fatto di poter condividere questo lavoro con chi leggerà il tuo libro
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho mai acquistato audiolibri quindi non posso esprimermi, ho sempre avuto solo libri cartacei. Credo che il cartaceo sia senza dubbio il miglior formato

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