Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La curiosità continua di svelare la storia.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Poco essendo un racconto fantasy.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Risolvere i sentimenti contrastanti dei personaggi mi ha aiutato a riflettere.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Ho scelto il titolo senza discostarmi da quello che volevo raccontare.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il libro che porterei con me è “Frankenstein” di Mary Shelley.
Grazie a questo romanzo si riesce ad avere una prospettiva della storia sovraumana che supera le nostre aspettative.
Ebook o cartaceo?
Leggo sia cartaceo che Ebook.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non ho mai pensato di diventare una scrittrice, ma se ho una storia che mi piacerebbe raccontare la scrivo.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea mi è venuta in mente pensando a un racconto di genere heroes-punk e aiutandomi con il disegnare i personaggi ho capito che volevo raccontare una storia fantasy di tipo investigavo.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Ti senti in qualche modo anche realizzata grazie alle proprie capacità.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Questo libro prende vita da un racconto che avevo già pubblicato e quindi destinato già per i lettori. E così ho preso la decisione di scriverne un libro che si dirama in un secondo libro che ho scritto subito dopo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È sicuramente un modo per aiutare a immedesimarsi di più nella lettura della storia.