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BookSprint Edizioni Blog

23 Apr
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Intervista all'autore - Federica Calafiore -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi è sempre stato utile per vedere le cose da un punto di vista oggettivo.
Ogni sconforto viene spazzato via quando nero su bianco leggi cosa succede, cosa potrebbe succedere e cosa potrebbe non succedere. Scrivere mi ha liberato dallo sconforto, mi ha schiarito le idee, mi ha fatto innamorare.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Poco e tantissimo, allo stesso tempo.
Sebbene la storia sia del tutto frutto della mia fantasia, è certo che i protagonisti affrontano le difficoltà dell'adolescenza come chiunque altro: la paura di non trovare la propria strada, il proprio posto nel mondo, di non essere capiti, accettati, di non essere abbastanza. Ci sono tanti piccoli dettagli insignificanti che svelano il reale: il ricamo su una felpa verde, la televisione troppo alta del vicino, una piantina che cade per terra.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Porre maggiore attenzione a ciò che stanno provando gli altri. Sì. I protagonisti vivono dei veri e propri drammi a carattere familiare o personale e si scontrano faccia a faccia con la dura realtà, come un passaggio crudo dall'infanzia all'età adulta. Via via costruendo il loro percorso, mi sono resa conto di quanto potessi rispecchiarmi in delle parti di loro e ho iniziato a notare quanta somiglianza c'è tra i drammi di tutti quanti noi che stiamo al mondo.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
Dopo lunghe settimane di meditazione sul ciò che avrebbe dovuto essere il titolo - un'estrema sintesi dell'opera - un giorno è arrivato di getto nella mia mente ed ero sicura che fosse quello giusto.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Credo che porterei Benjamin Stevenson, che oltre ad essere il geniale scrittore dei bestseller "Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno" e "Tutti su questo treno sono sospetti" è anche uno stand-up comedian!
 
Ebook o cartaceo?
CARTACEO!
Sono della vecchia scuola. Adoro sentire il profumo dei libri e la sensazione della carta sotto le dita. Amo vedere la pila dei libri letti aumentare nella mia libreria, sugli scaffali, e in ogni angolo della mia casa.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non credo di averlo proprio deciso. È successo e basta. Ho sempre sentito il bisogno di raccontare le storie che avevo dentro la testa, dapprima a voce, poi ad un certo punto ho iniziato a scriverle. Qualcuno le ha lette e le ha trovate interessanti e così ho deciso di intraprendere progetti di scrittura più seri e strutturati. Scrivo sempre pensando che nessuno debba leggere i miei libri. Solo così posso essere sincera. E poi, quando ho finito, deciso se vale la pena di offrilo al pubblico o no. Spero che stavolta ne valga davvero la pena.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Sono sempre stata appassionata del mondo dell'occulto e delle sette religiose. Da studiosa di scienze sociali, mi sono documentata e ho studiato molto, prima e durante la stesura del romanzo. Ho studiato la Sequenza di Fibonacci, la Sezione Aurea... ho speso una notte intera a cercare di capire la Regola dell'Ottava e a fare gli stessi calcoli matematici degli antichi! Cosa c'entrano tutte queste cose con Riley, Dennis e Sinah? Be'...
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È la soddisfazione di una (purché ancora giovane!) vita. Vedere che qualcuno crede in te e nel tuo progetto non può che emozionare. Spero che i lettori si emozionino leggendo il romanzo, come mi sono emozionata io a scriverlo.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non lo ha ancora letto nessuno (a parte il team di BookSprint, s'intende). Il primo a comprarlo sarà anche il primo a leggerlo!
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non sono una molto aperta alle novità e non ho ancora ascoltato nessun audiolibro. Forse BookSprint è l'occasione giusta per fare questa esperienza!

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