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09 Apr
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Intervista all'autore - Alessandro Perron Cabus -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato e vivo da sempre in una stazione turistica sulle Alpi Occidentali.
Fin da giovanissimo ho praticato lo sci agonistico ed a 16 anni sono stato chiamato in nazionale.
A seguito infortuni ho smesso l'attività sportiva dedicandomi per lavoro al settore turistico-ricettivo.
Ora la società che presiedo, conta una ventina di Hotel distribuiti nelle località di Sestriere, Sauze d'Oulx, Cervinia e Lago Maggiore, oltre ad innumerevoli altre attività sempre legate al turismo.
In verità non ho mai deciso di diventare scrittore, ma mi è sempre piaciuto riportare per iscritto pensieri ed emozioni, la cosa mi rilassa e scarica dalle tensioni del lavoro quotidiano.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo quasi sempre verso sera, dalle 18 in poi.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Leggo un po’ di tutto, ma mi divertono particolarmente i libri di Mauro Corona.
Mi piacciono le storie "vere" che riporta con estrema chiarezza e semplicità.
 
Perché è nata la sua opera?
Come dicevo, alla sera quando i miei collaboratori smettono il lavoro ed abbandonano l'ufficio, scrivere mi rilassa ed allontana per un po’ i problemi di lavoro quotidiano.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Non molto direi, in quanto il racconto è totalmente di fantasia e non ambientato nei luoghi dove vivo se non per alcuni brevi passaggi.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un modo di rilassarmi.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Un trenta per cento circa.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Non essenzialmente.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia figlia e ad una amica.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Inizialmente ho contrastato personalmente la lettura tramite E-Book, in quanto mi affascinava e mi affascina tutt'ora, possedere materialmente tra le mani il libro che sto leggendo.
Ma da quale anno uso appunto Ebook per comodità soprattutto quando in vacanza mi capita di leggere più libri.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non mi piacciono per ora gli audio libri, in quanto non mi permettono comodamente di rileggere passaggi già letti precedentemente, ma che mi permettono di comprendere meglio il testo.

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