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BookSprint Edizioni Blog

20 Mar
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Intervista all'autore - Mimmo Polidori -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da un piccolo paese della Marche in provincia di Ascoli Piceno che si chiama Ripatransone.
Ho frequentato l'Istituto per Geometri "G. Galilei" di Fermo (FM) e poi mi sono laureato in Scienze Agrarie presso l'Università degli Studi di Perugia. In quella città ho conosciuto mia moglie Anna di origine pugliese (Mesagne in provincia di Brindisi). Nel 1994 ci siamo sposati e ci siamo trasferiti per lavoro a Campobasso in Molise. Ho vinto un concorso presso l'Università del Molise dove tutt'ora lavoro.
La mia passione per la scrittura nasce sicuramente dal DNA, a mio padre piaceva molto scrivere, e dall'amore per l'italiano che mi ha inculcato la mia professoressa di Italiano (prof.ssa Del Sarto) dell'Istituto per Geometri che ho frequentato. Sono amante di libri thriller e di film dello stesso genere. Non mi piacciono film horror dove ci sono argomenti soprannaturali.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non facendo lo scrittore di professione mi ritrovo a scrivere durante la notte o il sabato e domenica. Durante la giornata mi vengono in mente delle idee che poi metto "su carta" appena mi è possibile.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Ce ne sono parecchi anche se i preferiti sono sempre scrittori di thriller. Ho amato i libri di Dan Brown. Ho letto tutti i libri di Michael Connelly e mi piace anche Donato Carrisi. Sono anche appassionato di legal thriller come John Grisham.
Per quanto riguarda i film, nella mia classifica il primo posto è sicuramente occupato da Seven.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia ultima opera è nata per partecipare ad un concorso letterario denominato Giallo e Nero di Puglia ma, come accennato, non facendo lo scrittore di professione, mi sono reso conto che è molto difficile scrivere con una scadenza. Non avendo raggiunto la finale, ho ripreso il manoscritto, l'ho ampliato e "sistemato" e poi ho chiesto di pubblicarlo.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
In realtà quello che ha influito di più sono state sicuramente i miei interessi. È chiaro che i miei libri sono ambientati in posti che conosco con personaggi che sono "estratti" fra le persone che conosco
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è soprattutto una passione. forse è più giusto dire che leggere è un modo per evadere dalla realtà di tutti i giorni.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Come già detto, la parte che più si avvicina alla realtà deriva dagli ambienti in cui si svolgono le azioni del mio racconto. In questo libro, ad esempio, è molto presente la città di Mesagne che conosco e da più di 30 anni.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Per la stesura non proprio ma per raggiungere la versione finale sicuramente devo ringraziare mio fratello Edmo, mia figlia Chiara e una mia amica Mariasilvia D'Andrea (professoressa Universitaria) molto amanti del genere. I loro complimenti e suggerimenti hanno condotto il lavoro fino a questa ultima stesura.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Come già detto i lettori "coraggiosi" del mio manoscritto "acerbo" sono stati, mia figlia, mio fratello e la mia amica Mariasilvia. Per questo libro, devo ringraziare anche mia moglie (lo ha letto in anteprima perché nata e vissuta a Mesagne) e mia cognata Rita di Perugia.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente sì anche se a me dispiace: non c'è niente di meglio di avere un libro cartaceo in mano sentendo l'odore della carta e dell'inchiostro.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ottimo per chi ne ha bisogno, meno per gli altri.

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Mercoledì, 20 Marzo 2024 | di @BookSprint Edizioni

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