Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è il mio modo di comunicare con "il mondo". Mi riesce più semplice esternare i miei pensieri e i miei sentimenti mettendo nero su bianco, piuttosto che a voce.
Sin da piccola, quando dovevo chiedere qualcosa ai miei genitori o volevo esprimere affetto e gratitudine a qualcuno, utilizzavo la scrittura. Avevo una lettera, scritta rigorosamente a mano, per tutti. Scrivere mi permette di estraniarmi dalla realtà che mi circonda, di viaggiare con la mente e con il cuore e in più mi diverte, soprattutto quando scrivo in rima. A scuola ho sempre prediletto le materie letterarie. Mi piaceva fare temi e creare storie.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ogni filastrocca e racconto in rima del libro nasce da mie esperienze di vita e da valori con cui sono cresciuta. Gran parte dell'ispirazione mi è arrivata dai miei figli, perché sono per me motivo di crescita ogni giorno e perché sono convinta che guardare il mondo attraverso gli occhi dei bambini ci permette di affrontare meglio la vita. È un libro a cui tengo molto perché rappresenta ciò in cui credo ed è il compimento di un percorso interiore, che mi ha restituito stima e fiducia in me stessa.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro è stato molto bello perché oltre ad essermi divertita a trovare parole che rimassero tra loro, mi ha ridato fiducia e stima in me stessa. Mi ha fatto emozionare perché, ispirata dalla vita quotidiana, sono riuscita a toccare temi profondi come ansia, amore, rabbia, perdono...
Questo libro mi sta permettendo di stabilire delle connessioni con la gente e il desiderio più grande che ho è quello di riuscire a trasmettere i valori in cui credo.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Per il titolo ho trovato ispirazione da una recensione della mia opera che era stata fatta inizialmente dalla casa editrice. È stata una scelta veloce: EMOZIONI IN RIMA, mi è piaciuto subito perché si tratta di una raccolta di poesie in rima, che contengono dei messaggi che mi auguro possano emozionare ed arrivare al cuore della gente.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un autore che ho scoperto di recente e che mi è piaciuto molto per il suo stile semplice, diretto e attuale, è Matteo Bussola. I suoi libri racchiudono significati profondi e io personalmente mi sono ritrovata in molte cose che ha scritto. I libri che ho letto sono L'INVENZIONE DI NOI DUE, IL TEMPO DI TORNARE A CASA e IL ROSMARINO NON CAPISCE L'INVERNO. Altri suoi libri che prossimamente leggerò sono sicuramente NOTTI IN BIANCO, BACI A COLAZIONE in cui lui parla del suo rapporto con le figlie ed essendo anche io genitore, credo di potermici ritrovare e poi VIOLA E IL BLU, in cui Bussola affronta il tema della diversità, che nella nostra società è vista come qualcosa di negativo, mentre il messaggio che lui vuole mandare è proprio il contrario, ossia diversità come unicità e quindi come fattore positivo e soprattutto vuole abbattere quei pregiudizi infondati tra maschi e femmine che ci sono da sempre, ma che non hanno motivo d'essere.
Ebook o cartaceo?
Mi rendo conto che ormai nella società in cui viviamo la tecnologia domina su tutto, ma per quanto mi riguarda preferisco di gran lunga il cartaceo per vari motivi: primo perché mi piace andare in libreria, tenere in mano i libri, sfogliarli, annusarli, guardarli., secondo preferisco leggere avendo il libro tra le mani e terzo perché mi piace conservarli, in quanto sono tesori preziosi e potrebbero tornare utili. Non giudico chi preferisce l'ebook, ma io sono all'antica.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
È iniziato, in realtà, tutto per caso... Sin da piccola mi piace leggere e scrivere, ma crescendo capita che molte delle passioni che avevamo da bambini vengano messe da parte, o perché ne arrivano altre o semplicemente perché la vita in quel momento ci fa prendere strade diverse. In me, ad esempio, crebbe un altro amore, quello per la danza, che mi ha accompagnato per tutti gli anni della mia adolescenza. Dopo il liceo classico non proseguii con gli studi universitari, per dedicarmi totalmente alla danza e così venni presa in un'accademia. Poi però mi resi conto che quell'ambiente non faceva per me. Iniziai a lavorare, mi sono sposata e sono diventata mamma di due bambini e mi sono resa conto che ciò che desideravo era molto più semplice: volevo l'affetto delle persone che mi stavano vicino. La vena artistica, però, mi è rimasta: ho sempre sentito il bisogno di esprimere i miei sentimenti attraverso qualcosa di creativo e la voglia di tornare a scrivere mi è arrivata un giorno per caso e da quel momento ho avuto l'ispirazione e non ho potuto fare a meno di ascoltarla.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Un giorno, mentre stavo guidando, mi è venuta l'ispirazione per scrivere una poesia in rima per una persona molto speciale, che da un po' di tempo mi stava vicino. Successivamente ne scrissi un'altra per mia mamma, che in quei giorni avrebbe fatto il compleanno e da lì è stato un continuo. Mi venivano le idee e le parole senza nemmeno starci troppo a riflettere. Mentre ero a casa, tra una faccenda e l'altra, mi fermavo e scrivevo e quando lo facevo tutto ciò che mi circondava si annullava. Mi sono divertita molto... Ero un fiume in piena ed infatti ho scritto tutte le poesie ed i racconti del libro in 10 giorni. Devo però ringraziare questa persona così speciale, mia cugina e mia cognata, che hanno creduto in me e mi hanno convinta a condividere con gli altri ciò che avevo scritto. Avere qualcuno che ti vuol bene e che ti incita e ti sostiene è importantissimo... molte volte siamo frenati proprio perché non c'è nessuno che ci dice " vai puoi farlo!"
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un sogno che sta diventando realtà e a volte faccio fatica a crederci, perché fino a qualche mese fa non lo avrei mai detto. È una bella emozione, perché il libro, con le successive presentazioni e tutto il lavoro di divulgazione e promozione, ti permette di entrare in contatto con la gente e di esprimere e far conoscere ciò in cui credi e sicuramente tutto questo rappresenta una crescita personale.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
In realtà sono 3 le persone che hanno letto per prime le poesie e i racconti del mio libro e sono una psicologa, a cui io sono molto legata, mia cugina e mia cognata. È loro che devo ringraziare per avermi supportata, incitata e soprattutto sopportata, perché ogni volta che scrivevo qualcosa, la inviavo loro a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente è un'alternativa alla classica lettura e può avere dei vantaggi, come migliorare la capacità di ascolto e concentrazione e la capacità di comprensione. In più può essere ascoltato in momenti che non ci permetterebbero di leggere un libro alla vecchia maniera, per esempio se siamo alla guida della macchina e può essere comodo per i bambini.