Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta a Lecce, splendido capoluogo salentino che ho amato sempre e che ho promosso fin dai miei primi scritti, fossero saggi, articoli redazionali o racconti.
Diciamo che ho anche "cantato" Lecce attraverso i miei volumi di poesia. A cominciare proprio da "Fugge l'infanzia", raccolta poetica pubblicata all'età di 18 anni che raccoglieva la mia prima produzione poetica.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ho cominciato ad insegnare Lettere nel 1984 e, d'allora, ho sempre utilizzato la scrittura e dunque la lettura per avvicinare i giovani al territorio, alla propria storia, alla propria lingua. I ragazzi sono affascinati dagli approfondimenti relativi alla storia del proprio territorio poichè, dal vicino al lontano e dal vissuto all'ignoto, si parte con un percorso analogico di scoperta che li affascina e che li vede protagonisti. In tutti i miei libri ci sono riferimenti al territorio salentino, compreso GAME OVER che, apparentemente, parlando di intelligenza artificiale, sembra così lontano dalla piccola realtà conservativa dei paesini del Sud. Ma i ragazzi sono stelle, la loro intelligenza e il loro potenziale è in continua crescita. Sicchè ... Si! Consiglierei di leggere e di riflettere proprio su GAME OVER!
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
La comunicazione si evolve! Non scriviamo più con penne d'uccello o con pennini intinti in calamai ... Rimane nell'etimologia della parola "penna" il ricordo di quello che fu uno dei primi mezzi di comunicazione che, ad esempio, consentì a Dante Alighieri di regalarci la splendida Commedia... E, comunque, a scuola, i ragazzi utilizzano ancora le "penne"... Se poi per leggere preferiscono gli e book, tanto di guadagnato! Mi ricordo che il mio primo laboratorio di scrittura creativa "Il Drago" fu trasformato in un e book dam mio straordinario collega di Informatica e mi scrissero da Treviso per dirmi che avevano letto quell'e book in una piccola libreria del borgo antico!
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è sempre Amore, senza altri aggettivi. Lo scrittore si dona al lettore. Ne accetta il giudizio. E' inerme di fronte alle sue critiche e spesso non conosce tutti i suoi estimatori ... La scrittura è, dunque, un atto d'amore e, come tale, non attende ricompensa al di fuori dell'atto stesso dello scrivere che di per sè è gratificante. IO HO COMINCIATO A SCRIVERE A CINQUE ANNI. Ero affascinata da quelle parole che una volta scritte potevano essere lette anche da chi era lontano. La scrittura e la lettura interrompono le distanze, rompono tempo e spazio e creano una specie di bolla magica dove nell'hic e nunc ( qui e ora) si realizza il destino dello scrittore e del lettore, indissolubilmente legati finchè dura la storia.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mi ha spinto a scrivere questo libro il desiderio di riflettere e far riflettere sui progressi straordinari che la mente umana ha effettuato attraverso le nuove tecnologie. Mi sono laureata in Psicolinguistica e ho studiato a lungo Chomskj che trovo straordinariamente brillante, avanti, sempre trasparente e all'avanguardia anche con l'avanzare dell'età ...
Un romanzo non deve chiudere il discorso: semmai deve aprire rivoli di pensiero. "Solo l'amare solo il conoscere conta- diceva Pier Paolo Pasolini- non l'aver amato non l'aver conosciuto. L'anima non cresce più".
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
No. Non lo dirò. Ognuno leggerà il messaggio che gli occorre. E' a questo che serve la letteratura.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Entrambe le cose. La scrittura è un'aspirazione ma va coltivata con lo studio e l'impegno. I romanzi che ho scritto hanno sempre avuto un forte "imperativo categorico" e una strategia di scrittura laboratoriale: il primo LETTERE DAL LIBANO ha raccontato le origini di una guerra che insanguina ancora oggi le contrade della Palestina ed èun controcanto in cui l'uomo in guerra scrive lettere per dare notizie e la sua donna in attesa scrive pagine di diario per liberare il proprio cuore dall'angoscia ; il secondo L'INESISTENTE / LA CURTE DE LE MITE è un'altra sperimentazione, un romanzo nel romanzo alla Calvino, il terzo LA GRANDE TRUFFA è una specie di sceneggiatura, un corto con finale a sorpresa e questo... Vedrete!
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Si. Ne ho parlato con mia figlia Ida che è una gran lettrice e mi ha detto che la intrigava...
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No. I miei personaggi attendono e non posso deluderli ... Ha presente i "Sei personaggi in cerca d'Autore" del Maestro Pirandello? Ecco: Arianna, Dario, Clara e Gabriella non potevano restare inespressi.
Il suo autore del passato preferito?
Ho amato tutta la letteratura italiana e straniera e ho letto tanto ma il mio autore preferito si chiama Joseph Hayes e ha scritto un romanzo meraviglioso: I due fuggitivi. Ecco, questo è un romanzo che consiglierei ai miei studenti.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
E' un'altra straordinaria frontiera che apre le porte dell'ascolto letterario.