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02 Dic
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Intervista all'autore - Lorenzo Manca di Nissa -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Cagliari, il pomeriggio del 17 agosto 2002. Avendo un grande amore per le materie umanistiche, ho studiato al Liceo Classico Motzo, in provincia di Cagliari, dove mi sono diplomato nel 2021.
Mi sono iscritto alla Facoltà di Lettere all'Università degli Studi di Cagliari e in questo momento sto studiando qui. Ho sempre avuto una grande passione per il cinema, principalmente per il modo che quest'arte ha nel raccontare le storie. Sono una persona che adora condividere le proprie idee, delle quali vado enormemente fiero. E, avendo sempre un immenso fascino per i romanzi e le letterature, ho deciso di creare un mio universo.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Di solito nel dopocena, dalle 21:00 alle 23:30.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Tra i miei autori contemporanei preferiti ci sono J.K.Rowling, George R.R.Martin, Emilio Salgari e Giuseppe Ungaretti.
 
Perché è nata la sua opera?
Tra i miei generi letterari preferiti c'è il fantasy. Ho sempre amato guardare film e serie di questo genere e allo stesso tempo leggere romanzi di ogni tipo. Ho sempre voluto creare un mio universo.
Così, ispirandomi a romanzi e a vari avvenimenti storici, ho deciso di mettermi all'opera.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ad aver influenzato la mia formazione letteraria c'è assolutamente il contesto sociale in l'essere umano ha vissuto o vive tutt'oggi.
Per esempio, per creare l'impero della Londalia mi sono ispirato a quello della Gran Bretagna.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Credo che scrivere sia un'evasione dalla realtà, ma allo stesso tempo un modo per raccontare la realtà e questo è ciò che ruota attorno al mio primo libro.
Questa è la mia principale missione, in quanto narratore.
Mi sono ispirato a fatti e personaggi realmente accaduti per creare il mio mondo fantasy.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Sono una persona affamata di conoscenza e non lo nasconderò mai a nessuno. Questa è una cosa che rappresenta tantissimo il mio libro. La voglia di scoprire è l'anima stessa del viaggio che ho cercato di offrire. Il protagonista, Lothar, è anche esso una persona con la voglia di scoprire, pur andando avanti con l'età, se qualcuno ci fa caso.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ho scritto una storia semplicemente ed esclusivamente per me stesso. E non c'è soddisfazione migliore.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Io non sono mai stato un sostenitore dell'ebook, avendo sempre preferito comprare un libro e leggerlo senza dover usare la tecnologia, che secondo me non è molto affidabile oggigiorno.
Spero che le persone capiscano l'importanza di conoscere il passato e custodire il proprio patrimonio. E proprio per questo spero che le persone continuino a comprare libri nelle librerie e dedicarsi alla lettura senza dispositivi elettronici.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Questa è una nuova frontiera che posso maggiormente comprendere, a differenza dell'e-book.
Penso alle persone che non hanno il tempo per leggere un libro comprato e quindi, l'audiolibro può essere utile principalmente per questo motivo.

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