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08 Nov
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Intervista all'autore - Annamaria Sperduto -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Liberarmi dei miei pensieri e riuscire a pensare con calma. Ritrovare me stessa ed importanti pezzi del mio passato
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In ogni pensiero c'è sempre un po' di sé stessi. Il trascriverlo è comunque prendere coscienza di una parte di sé così come è stata ma anche concedersi il lusso di immaginare percorsi che magari nella realtà non si è avuto il coraggio di affrontare.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Oltre a ciò che ho già detto e che potrebbe costituire una risposta anche a questa domanda, questo scritto mi ha offerto l'occasione di vivere un periodo personale un po' complicato godendo della leggerezza che il mondo parallelo della parola scritta può offrire come un abbraccio confortante.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
No, è stato semplice. Rappresenta una piega della mia vita che ho voluto rendere protagonista in questa opera
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
La Poesia. La Vita Reale. D. Thomas, Follet, Sheldon, King.
 
Ebook o cartaceo?
CARTACEO. È importante toccare la carta, tornare indietro sfogliando le pagine.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Scrivere per me non è una carriera che ho deciso di intraprendere ma la risposta ad un bisogno di evasione, di leggerezza ma, al contempo, un contatto profondo con me stessa.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Parlando con mio fratello ci siamo ricordati, con molta empatica nostalgia, del nomignolo che lui mi affibbiava da piccola. poi da lì i pensieri si sono messi a correre su una pista libera.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Per quanto mi riguarda una forte emozione che ha il sapore della soddisfazione sicuramente ma anche la sensazione di aver tirato fuori una parte di me che è bello sapere aver condiviso con altri.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
MINA la mia amica, una accanita lettrice.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L' audiolibro certo mi priva del contatto olfattivo oltre che tattile e visivo, ma, devo dire che ascoltarmi ad esempio durante un viaggio o come sottofondo in casa nei momenti di solitudine, è davvero una bella esperienza.

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