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BookSprint Edizioni Blog

07 Nov
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Intervista all'autore - Irene Seghetti -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Allora io sono nata a Pontedera in provincia di Pisa, sono cresciuta a Empoli in provincia di Firenze,
all'età di 16 anni i miei hanno deciso di trasferirsi a Viareggio (LU), ora che ho 26 anni e ho avuto la possibilità di trovare casa e lavoro sono tornata a stare a Empoli, vicino alle persone con cui sono cresciuta e che non avrei voluto lasciare quando sono andata via da qua.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non ci sono libri per adolescenti o adulti secondo me, non siamo noi che scegliamo il libro ma è lui che ci attrae e ci chiama. Un libro è una cosa molto personale a mio parere, quando mi ritrovo in una libreria ci perdo un sacco di tempo, giro molto per gli scaffali fin quando non trovo quel libro che tanto mi chiama e ispira, allora lo prendo.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ebook?
Per come sono fatta io voto tutta la vita il libro cartaceo, sentire l'odore delle pagine nuove, l'odore della carta stampata è sempre un'emozione e l’ebook purtroppo questo non può dartelo essendo digitale. So che andando avanti con i tempi diventerà tutto o quasi tutto digitale, meccanico ma spero vivamente che i libri non svaniscono mai e che le persone continuino a scegliere sempre il cartaceo.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è stata la mia salvezza. Ho iniziato a scrivere all'età di 11 anni per dare sfogo a ciò che provavo ma non riuscivo a dire, crescendo invece è diventata la mia ancora di salvezza, io non riesco ad aprirmi con le persone perché la mia fiducia in loro purtroppo è stata tradita troppe volte, così ho deciso che quando sto male basta un foglio e una penna per raccontare quello che sento, quello che provo, quello che vorrei urlare al mondo ma che mi tengo dentro. Quindi sì per me la scrittura è un amore ponderato, se non avessi avuto lei non so dove sarei adesso.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Fin da quando ero alle medie la professoressa di italiano mi diceva sempre che avevo un talento nella scrittura e che avrei dovuto sfruttarla, ma all'epoca ero piccola e per me era solo un passatempo, uno sfogo senza scopo, crescendo ho capito che forse raccontando la mia storia attraverso i miei pensieri avrei potuto aiutare le persone, allora ho contattato alcune case editrici per sapere cosa dovevo fare per poter pubblicare un libro, ho mandato molte volte i miei scritti, alcune case editrici me l'avevano accettati, altre no perché non prendevano scrittrici o scrittori alle prime armi, poi ho trovato BookSprint che subito mi ha accolta e seguita in tutto il percorso per creare e pubblicare il libro. Io ho avuto un passato molto delicato e movimentato, ho rischiato la vita sono sopravvissuta ad esperienze che non voglio che capitano ad altre persone, per questo spero che questo libro possa essere di aiuto e incitamento a fare sempre ciò che il cuore ci comanda, perché la mente può sbagliare ma il cuore no.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non arrenderti mai. Non arrenderti quando la mente ti dice di farlo, non arrenderti quando il cuore ti fa male, quando le persone ti diranno che non sei capace di fare qualcosa, che sei inutile, non arrenderti neanche quando le forze ti abbandoneranno perché anche se credi di non farcela, anche se pensi che tutto non abbia più senso, dentro di te hai sempre quella forza nascosta per rialzarti e combattere. Non permettere a nessuno di spegnerti il sorriso perché nessuno deve essere così importante da avere il permesso di darti o toglierti il sorriso. Prima di tutti e di tutto ci sei tu, il resto viene in secondo piano, quindi ti voglio dire di amarti, di guardarti allo specchio e di accettare ogni singolo difetto che hai perché è questo che ci differenzia, è questo che ci fa essere speciali.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Fin da piccola mi sono sempre chiesta come fosse essere una scrittrice, cosa si provasse nell'essere famosi o nel riuscire ad aiutare le persone attraverso la scrittura, mi sono sempre chiesta se io avessi le carte in regola per poterlo fare ma ogni volta non mi sentivo all'altezza e così rimandavo, finché un giorno mia madre mi disse che avrei dovuto almeno provarci, che non sarebbe costato niente e che se ci fossi riuscita magari avrei aiutato persone che ora si trovano in situazione che io già ho vissuto. Quindi sì è sempre stato un mio sogno pubblicare un libro.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ogni episodio riferito nel libro fa parte di me e di ciò che ho passato, non c'è un episodio in particolare perché ogni scritto del libro è particolare a modo proprio.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì più volte. Avevo paura a mettere a nudo ciò che sono, ciò che ho dovuto affrontare, sfidare e sconfiggere. Avevo paura di non essere all'altezza per scrivere un libro, avevo paura che nessuno comprasse il mio libro perché magari pensano che siano solo degli scritti, ma dietro quegli scritti c'è una persona sopravvissuta, c'è una persona con cicatrici, c'è una persona che ha scelto di vivere perché se lo merita. Sì l'ho pensato e ancora oggi lo penso, ma penso anche che ognuno è libero di scegliere il proprio libero da leggere, nessuno deve sentirsi obbligato a fare qualcosa che non si sente. Io spero che le persone scelgano il mio libro spinti dal cuore perché lo vogliono veramente. E spero vivamente di essere d'aiuto a più persone possibile.
 
Il suo autore del passato preferito?
Non ne ho uno in particolare perché come dicevo sopra io lascio che sia il libro s scegliere me, infatti ho letto molti libri di diversi autori e tutti molto belli.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io penso che non ci sia cosa più bella di poter tenere in mano un libro cartaceo, sentirne il profumo, sfogliarne le pagine che sanno di nuovo, accarezzare la copertina e sentirla tra le dita, io rimarrò sempre a favore del libro cartaceo ma questo non vuol dire che pensi che sia sbagliato l'audio libro o l'ebook, ma semplicemente a mio parere il libro cartaceo ti dona emozioni che queste altre due scelte non ti donerebbero a pieno.

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