Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da Montecatini Terme, in provincia di Pistoia. Ho studiato musica a Lucca, diplomandomi 2 anni fa al liceo musicale A. Passaglia.
Da qualche tempo faccio il cameriere stagionale con l'intenzione di iniziare l'università. Ho deciso di diventare scrittore l'ultimo anno del liceo, quando ho capito che scrivere era l'unico modo per tirare fuori da me stesso un dolore che non poteva essere descritto.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Principalmente il pomeriggio ma altrettanto spesso la piena notte.
Il suo autore contemporaneo preferito?
In assoluto Franco Arminio. Mi sono perdutamente innamorato di "studi sull'amore".
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata come percorso di guarigione. All'inizio non avevo intenzione di pubblicarla perché doveva essere uno sfogo, un percorso di rinascita dopo il grande dolore della perdita di un amore, del primo amore, ma pensandoci bene niente era meglio del mettere a disposizione di tutti la parte più nuda e fragile di me, niente era meglio del mostrare al mondo che al dolore si sopravvive.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo direi: a partire da una nonna che mi obbligava a leggere per cultura, passando poi all'ambiente scolastico in cui era un obbligo. Un nonno scrittore che non ha mai pubblicato e tanta curiosità.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere può essere entrambe, personalmente, per me scrivere è un modo per raccontarmi e raccontare la MIA realtà però conosco persone che scrivono per evadere dal mondo.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Più che qualcuno direi che l'amore è stato fondamentale. L'amore perduto, l'amore corrisposto ma impossibile, l'amore non corrisposto. L'amore è il fulcro dell'opera, tutto il resto è un contorno.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia professoressa di Italiano del liceo.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Assolutamente. Senza ombra di dubbio, per quanto possa ahimè sembrare triste è così. L'ebook arriverà a rimpiazzare totalmente il cartaceo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Devo essere sincero, non mi fa impazzire, leva tutta la magia che sta nella lettura. A questo punto è meglio ascoltare un podcast o guardare un film.