Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Vengo da Torregrotta, in provincia di Messina. Sono mamma di un bimbo di 4 anni e lavoro presso la crservice di Milazzo.
Non ho mai deciso di diventare scrittrice, scrivo per l'esigenza di farlo, ne sento il bisogno. Se riuscissi a diventare scrittore, sarei felicissima.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il mattino o quando mi sento di farlo.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Joel Dicker e Dan Brown
Perché è nata la sua opera?
Perché ho immaginato con forza di scriverla ed in particolare ho desiderato descrivere i personaggi che secondo me hanno una splendida anima.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto. Ho iniziato ad amare le storie da piccola. Mia nonna mi ha insegnato ad amarle. Ho passato la mia infanzia a sentirla narrare davanti alla sua macchina da cucire.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
L'uno e l'altro.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tanto, è innegabile.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il destino direi
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia zia Caterina
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero di no. Il fascino della carta è insostituibile
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Può essere utile per alcuni