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29 Ago
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Intervista all'autore - Giusy Esther Colonna -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi aiuta ad esprimere emozioni e sentimenti che difficilmente posso esternare, diciamo che spesso sono una spalla dove si appoggiano in tanti, una mamma che si mostra forte e a volte fragile.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro ci sono 10 anni circa della mia vita, il più bello dei periodi lavorativi chiusosi con un epilogo triste.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato libertà, di espressione, di sentimento, creare qualcosa dove nessuno ha potuto giudicare, criticare o mettere in discussione in un momento dove tutto questo era per me importante.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Assolutamente è stata semplicissima, cercavo qualcosa che destasse curiosità.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Ken Follet perché la capacità di coinvolgimento, nelle sue storie mi sento protagonista e partecipante attiva.
Fabio Volo per la realtà in ogni libro letto mi ritrovo un po’ di me.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo, il contatto e il movimento delle pagine dà vita alla carta, per cui per me il cartaceo vince se si tratta di libri.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Carriera di scrittore è una terminologia un po’ ampliata è al momento l’incipit che sfiora i miei pensieri. Ho pubblicato il mio romanzo per chiudere dei cicli, per chiudere e dare un senso a quei 10 anni di vita vissuta intensamente ed emotivamente.... come preludio ad altri??? Chi lo sa???
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Andavo al lavoro con il magone, a casa non era un bel periodo e u a collega mi disse cucina una torta, fa qualcosa che ti fa star bene e così ho scritto un libro.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Orgoglio ma anche paura.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia collega
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un utile strumento per molti ma come detto prima preferisco un rapporto diretto con il cartaceo.

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