Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Chi ha avuto il piacere di leggere qualcuno dei miei romanzi, sa che sono siciliana, moglie, madre, nonna, e fedele autrice della Book Sprint Edizioni.
Sa anche che alcuni miei scritti hanno ricevuto riconoscimenti nell'ambito di Premi Letterari per la Narrativa e la Letteratura per l'infanzia.
Che altro aggiungere, ogni volta che porto a termine uno scritto mi chiedo se sarà l'ultimo per via dell'età che incede, tuttavia la creatività che mi accompagna da diversi anni mi induce a credere che, a Dio piacendo, avrò ancora altre storie da raccontare.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento stabilito a priori in cui mi dedico a scrivere.
Scrivo di giorno, di notte, nei luoghi più disparati, quando i personaggi di una storia bussano alla mia mente per essere raccontati.
E sono momenti incantevoli, unici, di grande emozione, momenti in cui mi ritrovo io stessa dentro la storia che sto scrivendo.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Ho appena finito di leggere "Sacro amor profano" di Lodovica San Guedoro e devo dire che mi ha colpito profondamente la poetica sentimentale di questa scrittrice, l'arte con cui racconta la dimensione dell'amore.
Tuttavia sono tanti gli autori contemporanei che apprezzo.
Perché è nata la sua opera?
Perché ho voluto raccontare un aspetto importante della vita dei giorni nostri, l'importanza del lavoro qualsiasi esso sia, la dignità che ne deriva per chi lo svolge con amore.
Il racconto "Una donna di nome Lucia" mi è stato ispirato da un personaggio vero, una donna esistente e in età matura.
Lucia è una semplice donna a ore delle pulizie e per lei quel lavoro umile diventa parte integrante dello stesso vivere .
Lucia è l'emblema della bellezza delle donne, del loro animo gentile, del loro spirito nobile e generoso, attento alle esigenze altrui e della propria famiglia.
Durante le mille settimane e più che scandiscono un arco di tempo della sua vita, Lucia lavora, ama, si sorprende, cresce, in una parola... vive.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sicuramente ha influito.
La lettura fin da bambina, la scrittura di poesie e racconti durante l'adolescenza. La condivisione di medesime passioni con persone che ho incontrato lungo il mio cammino, il lavoro che ho svolto per anni nel ruolo di Educatrice di Asilo Nido.
La voglia di guardare sempre oltre e di provare ad essere più che apparire.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per la scrittura mi nutro di fantasia e di realtà allo stesso modo.
Spesso nei miei scritti questi due elementi si fondono e diventano vibrazione dell'anima.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nel racconto "Una donna di nome Lucia" c'è forse la mia sensibilità, la passione con cui ho svolto in passato il mio lavoro.
E poi emerge la mia gioia per la vita, proiettata nel personaggio di Lucia.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si.
La figura femminile da cui ho tratto spunto per scrivere questa storia.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Non lo ha letto ancora nessuno.
Una volta dato alla stampa, lo presenterò in pubblico.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Qualche mio libro è uscito anche in ebook, tuttavia io amo prevalentemente il profumo della carta e l'immortalità delle pagine.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ritengo che l'audiolibro sia uno strumento importante di lettura.
I prezzi di realizzazione, però, sono ancora troppo alti.