Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata negli anni ’50 in un paesino della Calabria. Sono sempre stata e sono ancora una persona molto socievole, vivace, piena di energia, curiosa e sempre in movimento.
Negli anni ’60 la mia famiglia si trasferì Legnano in provincia di Milano dove ho studiato e lavorato fino al 2005.
Iniziai a scrivere quando ero ancora molto giovane. Scrivevo tutto quello che mi passava per la mente lasciando bigliettini negli gli angoli di casa che poi mia madre li raccoglieva e li ammucchiava in una scatola.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c’è un momento particolare, a volte passano molti giorni senza avere nessuna idea o voglia di scrivere. Poi, all’improvviso basta un incontro con un’amica, una confidenza, vedere un film, guardare una foto, ascoltare una canzone e allora sono davvero fiumi di parole che si posano su qualsiasi pezzo di carta io abbia tra le mani.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Alcuni non sono proprio autori contemporanei. Mi piace Elli Michler, Charles Bukowski e Emily Dickinson. Per i romanzi: “Un uomo” di Oriana Fallace, l’ultimo libro che ho letto “Il meglio di me” di Nicholas Sparks “I ponti di Madison County” di Robert James Waller dal quale è stato tratto quel capolavoro di film.
Perché è nata la sua opera?
Dopo altri libri che ho pubblicato, questa volta volevo una raccolta di alcune poesie tra le più significative che vanno dal 2000 ad oggi.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Oltre al mio interesse a scrivere sempre e di tutto già dall'età giovanile, sicuramente il contesto sociale e ancor più quello lavorativo sono stati molto importanti.
Nel corso degli ultimi venticinque anni ho avuto però la fortuna di incontrare persone di ampia cultura ed esperienza, dispensatrici di guida e consigli e ciò è stato determinante per il mio percorso letterario.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
La seconda è quella che più mi si addice. Racconto soprattutto la realtà: mia personale ma anche quella d’altre persone che ho incontrato sul mio cammino.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Due parole: quasi tutto!
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La giornalista e scrittrice Irma Kurti che ha redatto la prefazione e che insieme abbiamo scelto le opere da inserire in questa raccolta.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla Scrittrice e Giornalista Irma Kurti
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Personalmente amo di più il cartaceo. Ho bisogno di sentire non solo l’odore della carta ma il lieve fruscio nel voltare le pagine.
Amo sottolineare parole e righe intere, quelle che più mi emozionano. A volte mi capita di rileggere lo stesso libro anche dopo anni.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Così come per l'ebook, non amo molto questo genere anche se è praticato.
Lascio ad ognuno il piacere personale di scegliere.